Anika Nilles: Alba Jazz Festival

Anika Nilles: Alba Jazz Festival (Testo e foto di Giovanni “GianRock” Cionci)

Lo scorso 30 Giugno abbiamo assistito all’unico live italiano del tour di Anika Nilles e dei suoi Nevell presso il Teatro Sociale di Alba, nell’ambito dell’Alba Jazz Festival 2023.

E’ la prima volta che la batterista tedesca passa nel nostro Paese come solista, ma la sua fama la precede: sono infatti tanti gli spettatori che affollano la platea e i palchi dell’elegante teatro. Un talento puro e cristallino, che l’ha portata in soli 14 anni (ha infatti iniziato relativamente tardi la sua carriera di batterista professionista) ad ottenere importanti riconoscimenti internazionali e a calcare i palchi più prestigiosi del mondo: uno su tutti, quello della Royal Albert Hall di Londra, solo pochi mesi fa, in occasione del concerto celebrativo in memoria dell’indimenticabile Jeff Beck.

Anika Nilles sale sul palco, prendendo posto sul lato destro, accompagnata dai suoi Nevell: Patrick Rugebregt e Simon Grey alle tastiere, Jonathan Ihlenfeld Cuñado al basso, Joachim Schneiss alla chitarra ed il nostro Santino Scavelli alle percussioni: un ensemble internazionale di musicisti eccezionali, l’ideale per portare sui palchi il connubio di generi musicali racchiuso nei brani della compositrice, in cui si trovano echi di tutta la storia musicale del Novecento, mirabilmente fusi insieme per creare qualcosa di totalmente nuovo e moderno.. Rock, Jazz, Funk, Pop…in una parola, appunto..Fusion!

Bastano poche battute e si capisce immediatamente che l’intesa tra i musicisti è pressoché perfetta: gli strumenti si amalgamano e si fondono senza mai ingolfarsi (tantissimi complimenti ai fonici), il testimone passa ora all’uno, ora all’altro, una polifonia di voci che celebra e da vita, battuta dopo battuta, alle splendide composizioni di Anika. La scaletta comprende brani tratti dai suoi tre album solisti (Pikalar – 2017, For a Colorful Soul – 2020 e Opuntia – 2022), l’ultimo dei quali, meraviglioso figlio di quel momento strano, terribile ed introspettivo che, per il mondo intero, ha rappresentato la Pandemia, simboleggiata come rivelerà la stessa Anika, dalla dicotomica Boom.

Ascoltati dal vivo, i brani acquistano ancor più forza e calore: le due tastiere dialogano costantemente, il basso di Cuñado sostiene ed accompagna le evoluzioni della batteria, che a sua volta duetta con le magistrali percussioni di Scavelli, la chitarra di Schneiss, spesso sorniona sullo sfondo, non manca tuttavia di far sentire il suo tagliente ed elegante ruggito..ma la vera protagonista e regina del palco è lei, Anika, che seppur impegnata in esecuzioni estremamente complesse, non smette di sorridere e di interagire col pubblico. Ed il pubblico risponde e partecipa con calore, rapito dalla magia e dalla maestria dell’incantevole artista tedesca. Non manca, alla fine, una graditissima ed inaspettata anteprima del nuovo album, che speriamo possa uscire a breve.

Tantissimi, e meritatissimi, gli applausi che accompagnano gli artisti, quando, purtroppo, cala il sipario…ma negli occhi di tutti la gioia di aver assistito ad uno show davvero sopra le righe, ad una fastosa&festosa celebrazione della Musica (sì, quella con la M maiuscola).

Chi scrive non è un batterista, quindi privo della possibilità di sviscerare gli aspetti squisitamente tecnici dell’esibizione di Anika. Tuttavia, macinando comunque musica da oltre 30 anni, sento di poter azzardare un paragone: la ventata di freschezza e creatività portata da Anika Nilles nel mondo della batteria, la sua capacità di trasformare ciò che è stato e che è in qualcosa di assolutamente nuovo, aprendo così nuove strade per le future generazioni di batteristi, potrebbe un giorno essere equiparata a quella che, per la chitarra, apportarono nella storia pesi massimi del calibro dello stesso Jeff Beck. Che, non a caso, ha scelto proprio Lei per il suo (purtroppo ed inaspettatamente) ultimo tour.

Esagero? Date tempo al tempo…sono certo che sentiremo parlare di lei sempre più nei prossimi anni. E..un consiglio spassionato: ascoltate i suoi tre bellissimi album. Resterete folgorati.

Vi lasciamo alla gallery del nostro Giovanni “GianRock” Cionci.


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Giovanni Cionci

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