DYING FETUS @ Legend Club (MI) 27-07-2023

DYING FETUS + THE MODERN AGE SLAVERY + KARMIAN @ Legend Club (MI) – 27-07-2023
Scritto da Cerutti Giacomo

Eccoci al Legend Club di Milano dove la Hellfire Booking Agency e la Erocks Production, ha portato sul palco i devastanti DYING FETUS grandi esponenti del metal estremo, forti della pubblicazione del loro nuovo disco Make Them Beg For Death uscito a settembre 2023.

Ad accompagnarli abbiamo due band nostrane di tutto rispetto, i KARMIAN e iTHE MODERN AGE SLAVERY sempre appartenenti al ramo estremo, pronti a scaldare il pubblico in questa serata di forte magnitudo.

Quando il locale apre è già presente un buon numero di persone, con entusiasmo accolgono i KARMIAN band di Modena nata nel 2005, i quali senza troppi complimenti sferrano il primo attacco con The Alliance, dando una scossa iniziale e mettendo subito in chiaro di che pasta sono fatti.

Il repertorio è concentrato sul debut album Surgere Et Cadere del 2018, ogni canzone è una potente miscela thrash-melodic death metal, dove le ritmiche scagliate da Andrea Baraldi e Michele Perla sono colpi d’ascia abbinati a melodie taglienti e assoli affilati, mentre Luca Marmi al basso costituisce una solidissima base.

Ovviamente degno di nota il lavoro di Nicolas Badiali alla batteria, che martella su piatti e pelli senza pietà e infine il frontman Andrea Bertolazzi, completa il sound sfoderando un profondo growl dimostrando anche una buona interazione con il pubblico, che abbinata alla dinamica tenuta di palco rendono l’esibizione di forte impatto.

Il pubblico risponde a gran voce su ogni canzone inclusa See No Evil, unico pezzo tratto dall’EP Ways Of Death del 2012 dopodiché con Druids In the Forest, concludono un’esibizione che si è già rivelata una gran legnata e raccogliendo meritati applausi, possono lasciare degnamente il palco.

Avevo già visto i KARMIAN suonare alloSlaughter Club nel 2022 dove hanno registrato l’omonimo DVD, dove mi avevano fatto una buona impressione e stasera l’hanno ulteriormente confermata, attualmente stanno lavorando al nuovo materiale e da quanto ascoltato finora sicuramente sarà una bomba.

Setlist:
The Alliance
Conquering the Plain
The Gaul
Shadow of the Eagles
See No Evil
Total War
Druids In the Forest

La serata prosegue dando ancora spazio all’underground italiano, di fronte al pubblico aumentato ecco prendere posizione i THE MODERN AGE SLAVERY, accolti con entusiasmo partono diretti con la pericolosa tripletta Pro Patria Mori, KLLD e Irradiate All the Earth, tratta dal quarto nuovo disco 1901: The First Mother pubblicato lo scorso maggio.

Dal 2007 gli emiliani dettano legge grazie al connubio tra deathcore e death metal, generando un sound furioso dove i riff sprigionati da Luca “Cocco” Cocconi e Daniele Benincasa sono come le spire di un cobra, che non fanno mancare l’intreccio con cupe melodie, Daniele è chitarristadei Darkend che sostituisce Ludovico Cioffi in quanto impegnato a suonare con i Delain.

Le possenti linee di basso ad opera di Mirco Bennati sono un pugno nello stomaco, alla batteria Federico Leone a causa di impegni personali è stato sostituito da Davide Tomadini degli Across The Swarm, che si rivela un ottimo rimpiazzo in una tormenta di piatti e pelli mentre il suo distruttivo blast beat regna sovrano.

Il frontman Giovanni “Gio” Berserk mantiene vivo l’audience incitando il pubblico a fare sentire il loco calore, la risposta ovviamente positiva e alimentata dal suo growl incendiario.

Dato il poco tempo a disposizione, successivamente ai pezzi nuovi ne traggono altri quattro dai precedenti lavori, grazie all’aggressività del sound, la coesione sul palco nonostante le sostituzioni, e, il coinvolgimento verso i presenti sino alla finale Icon Of A Dead World, i nostri alzano ulteriormente il tiro della serata con una performance di alto livello, spianando la strada ai tanto attesi headliner e riscuotendo un successo ampiamente meritato.

Setlist:
Pro Patria Mori
KLLD
Irradiate All the Earth
Vile Mother Earth
The Reprisal Within
Obedience
Icon Of A Dead World

Le esibizioni delle nostre band hanno sicuramente preparato il pubblico al meglio, il locale è abbastanza pieno e la tensione cresce, soprattutto mentre la band finisce di preparare personalmente gli strumenti, una volta terminato ancora qualche minuto ed ecco i famigerati DYING FETUS fare il loro trionfale ingresso sollevando urla e applausi.

Attaccando con One Shot, One Kill scaraventano contro i fans un muro di suono bestiale, accendendo immediatamente un violento moshpit che animerà l’intero show, la chitarra e il basso rispettivamente di John Gallagher e Sean Beasley sono come delle mazze chiodate, che ci sbattono in faccia riff micidiali con tempistiche che presentano sia rallentamenti sia brusche accelerazioni.

Trey Williams alla batteria è un rullo compressore che distrugge ogni ostacolo sul suo cammino, il loro sound è un dosaggio letale di brutal death metal e grindcore intriso di rabbia e violenza, squarciato dal growl gutturale forgiato da John e Sean le cui prestazioni sia vocali sia musicali, dimostrano alta preparazione e tecnica.

Dal nuovo disco Make Them Beg For Death eseguono solamenteUnbridled Fury e Compulsion for Cruelty, dando poi spazio al resto della discografia lanciando cannonate sulla platea dove la carneficina non accenna a placarsi, gli americani procedono come schiacciasassi concedendosi pochissime pause.

I fans esaltati reclamano altre canzoni ma purtroppo anche per la band di Baltimora il tempo finisce, con Kill Your Mother, Rape Your Dog danno il colpo di grazia terminando un’esibizione granitica, lasciando il palco a testa alta accompagnati da applausi e cori, mentre le pareti del locale si riassestano dopo il terremoto.

Questo concerto è la prova che le fondamenta del Legend Club sono molto resistenti, inizialmente per sopportare le dirompenti esibizioni da parte dei nostri KARMIAN e THE MODERN AGE SLAVERY, che hanno tenuto alto l’onore del metallo italiano con grande tenacia.

In seguito per reggere il peso del macigni DYING FETUS,cruenti e diretti non hanno fatto prigionieri, infine ringraziamo la Hellfire Booking Agency e la Erocks Production per aver organizzato questo fantastico evento, sperando in tanti altri futuri. Alla prossima!

Setlist:
One Shot, One Kill
Subjected to a Beating
We Are Your Enemy
Unbridled Fury
In the Trenches
Grotesque Impalement
Compulsion for Cruelty
Praise The Lord (Opium The Masses)
Your Treachery Will Die With You
From Womb to Waste
Wrong One to Fuck With
Pissing In The Mainstream
Kill Your Mother, Rape Your Dog


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Giacomo Cerutti

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