GA-20: Dal Mississipi al Po
(Testo e Foto di Giovanni “Gian Rock” Cionci)
Dopo il live di Philip Sayce (leggi il report QUI), lo scorso 19 Luglio Relics Magazine è tornata alla corte del Festival Dal Mississipi al Po, organizzato da Fedro Cooperativa, in occasione del live dei GA-20, presso il suggestivo chiostro dell’ex Monastero di Santa Chiara di Piacenza.
Il trio, originario di Boston, giunge per la prima volta in assoluto in Italia, con il proprio carico di blues intriso di Rock’n’Roll e venato di modernità.
Mentre la luce della torrida giornata estiva si fa via via più fioca, i tre musicisti, Matthew Stubbs (chitarra), Pat Faherty (chitarra e voce) e Tim Carman (batteria) salgono sul palco e, senza fronzoli, prendono per mano gli spettatori accompagnandoli in un vero viaggio nelle sonorità di un secolo di musica americana, con il Chicago blues a farla da padrone, ma accompagnato da elementi rock, spesso presenti, che strizzano l’occhio ora a Chuck Berry, ora ai texani ZZ Top.
Tradizione e modernità si intrecciano anche nel sound della band: il timbro secco, tipicamente moderno, della batteria di Tim Carman si accompagna alle distorsioni delle chitarre di Matthew Stubbs e Pat Faherty, la cui voce squillante spesso appare filtrata in alto e in basso, con conseguente “effetto megafono”.
La setlist comprende brani tratti dai tre album in studio della band, l’ultimo dei quali, Crackdown, pubblicato nel 2022, e l’energia profusa sul palco non può che contagiare gli spettatori, molti dei quali sicuramente preferirebbero raggiungerli sottopalco piuttosto che restare seduti composti..ma è proprio Pat Faherty a colmare “la distanza fisica”, quando, nella seconda parte dello show, porta la sua capigliatura alla Hendrix tra le sedie della platea.
Tantissimi e meritatissimi gli applausi che salutano la band al termine dello show, sicuramente all’altezza delle aspettative: un ottimo biglietto da visita per una formazione che speriamo di poter rivedere presto sui palchi italiani.
Vi lasciamo alla gallery del nostro Giovanni “Gian Rock” Cionci.