KISS: Lucca Summer Festival (Testo e Foto di Giovanni “Gian Rock” Cionci)
Il Lucca Summer Festival 2023 parte col botto: lo scorso 29 Giugno la kermesse si è infatti aperta con l’unica tappa italiana dell’ End of the Road World Tour, l’addio alle scene di una delle rock band per antonomasia: i KISS.
Skid Row
Ad aprire la serata, una band che non ha certo bisogno di presentazioni: gli Skid Row. I membri storici della band americana, Rachel Bolan al basso, Dave “The Snake” Sabo e Scotti Hill alla chitarra, salgono sul palco accompagnati da Robert Hammersmith alla batteria e dal nuovo cantante, Erik Gronwall (che nel 2022 ha occupato il posto, o meglio, il trono, che fu di Sebastian Bach negli anni del successo travolgente, e successivamente occupato da Johnny Solinger prima e ZP Theart poi).
La band parte subito alla grande con una combo al cardiopalmo, Slave to the Grind e Big Guns, seguita dall’indimenticabile e struggente 18 and Life, travolgendo gli spettatori con il loro hard rock potente e senza fronzoli. Gronwall si dimostra assolutamente all’altezza del ruolo che occupa, tutti gli altri formano una ormai rodatissima macchina da guerra.
La scaletta, per ovvie ragioni, non è lunghissima, ma gli Skid Row la infarciscono di tutti i propri maggiori successi, con un unico obiettivo: celebrare la propria storia e divertire, ma tanto, gli spettatori. E quando si spengono le ultime note (e cori) di Youth Gone Wild, e giunge il momento del cambio palco, gli applausi di Piazza Napoleone, meritatissimi, sono tutti per loro.
Questa la setlist dello show:
- Slave to the Grind
- Big Guns
- 18 and Life
- Piece of Me
- Livin’ On a Chain Gang
- Monkey Business
- I Remember You
- The Gang’s All Here
- Youth Gone Wild
KISS
Parte Rock ‘N Roll dei Led Zeppelin, è il segnale. Sul sipario nero si staglia il logo di una della band più iconiche della storia del Rock. “You wanted the best, you’ve got the best! The hottest band in the world…KISS!” Il telo nero cade e.. come astronavi in fase di atterraggio, quattro piattaforme sospese in aria, avvolte da fumo e fiamme, cominciano a scendere.. ognuna occupata da uno dei quattro personaggi: The Demon (Gene Simmons), The Starchild (Paul Stanley), The Spaceman (Tommy Thayer) e The Catman (Eric Singer). Un’iconografia inimitabile, costruita negli anni 70 a che vanta oggi oltre mezzo secolo di storia. Tutto è meravigliosamente eccessivo: minacciosi spuntoni decorano il margine anteriore del palco, due ruggenti pantere dai luminosi occhi di smeraldo siedono alla destra e alla sinistra della batteria di Singer, un serpente pronto a scattare adorna il lato di Simmons. Luci, colori, fiamme, fumo fanno il resto.
Parte subito Detroit Rock City e il pubblico è già in delirio. I quattro musicisti sono in forma, Stanley è il solito istrione, Simmons, nella sua armatura alata, non si fa pregare per mostrare al pubblico la lingua più lunga del rock.
La band ripercorre una carriera di successi (trenta dischi d’oro, 14 di platino, tre multiplatino, oltre 130 milioni di copie vendute in tutto il mondo…numeri davvero da capogiro), Simmons gioca col fuoco, per poi stupire i grandi e piccoli quando, come da pluridecennale copione, al suono di rintocchi di una campana, il sangue comincia a sgorgare dalle sue fauci e, sollevato in aria a quasi 20 metri dal palco, esegue la sua inimitabile God of Thunder. Il coinvolgimento del pubblico è assoluto e totale, e del resto i quattro musicisti non fanno che stupire ed interagire con gli spettatori, momento per momento. Più di un bambino, truccato di tutto punto, viene fatto salire sul palco da Stanley, che regala così ai piccoli fan un’emozione indimenticabile.
I pezzi storici della band si susseguono uno dopo l’altro. Tutti, ma proprio tutti, cantano Love Gun e Black Diamond, che precedono Beth, suonata al piano da Singer. La band esce tra gli applausi, ma ovviamente, non è finita..non possono infatti mancare I Was Made for Lovin’ You con tanto di palla da discoteca..e l’attesissima Rock’N Roll All Nite, accompagnata da un turbinio di coriandoli, fuochi e stelle filanti, che chiude lo spettacolo.
Uno show dei Kiss è uno spettacolo unico, inimitabile ed indimenticabile. Chi ha avuto la fortuna di assistervi almeno una volta, sa che, pur dovendo ora dire (forse) addio ad un pezzo di storia del Rock, la leggenda della band americana resterà per sempre viva nell’Olimpo della musica del 900.
Questa la setlist dello show:
- Detroit Rock City
- Shout It Out Loud
- Deuce
- War Machine
- Heaven’s On Fire
- I Love It Loud
- Say Yeah
- Cold Gin
- Lick It Up
- Makin’ Love
- Calling Dr. Love
- Psycho Circus
- 100.000 Years
- God of Thunder
- Love Gun
- Black Diamond
- Beth
- I Was Made for Lovin’ You
- Rock’n Roll All Nite
Vi lasciamo alla gallery del nostro Giovanni “Gian Rock” Cionci