IAN PAICE: Live al Druso (Testo di Paolo Guidone – Foto di Giovanni “GianRock” Cionci)
Sabato 16 settembre 2023, nell’ormai iconica cornice del Druso di Ranica (BG), si è esibito il leggendario membro e fondatore dei DEEP PURPLE, Ian Paice, con una line up d’eccezione.
Uno spettacolo che ha richiamato un folto pubblico che ha riempito, come un uovo, il noto locale bergamasco.
Ian Paice si presenta egregiamente, con una energia ed una simpatia non comuni, per un uomo della sua età: 75 anni! In due ore di concerto il leggendario batterista dell’Hard Rock ha ripercorso i principali cavalli di battaglia della storica band inglese dei Deep Purple, che lui ha contribuito a fondare nel lontano 1968.
Si comincia con Highway star, brano energico e veloce, dove la sua batteria sembra non sentire affatto il peso dell’oltre mezzo secolo di storia sulle spalle.
Ian Paice ha infatti conservato un tocco immutato nella precisione e nel ritmo.
L’energia è quella dei tempi d’oro ed è impossibile tener ferme gambe e braccia di fronte ad un tale fiume impetuoso di suoni, che sgorga da quella grancassa e da dietro quei tom e piatti.
Si fa notare subito il cantante Perry Lucas, (nome d’arte di Gianluca Perotta), vero e proprio talento bresciano che lascia tutti sbalorditi per la limpidezza e potenza della sua voce, dalla notevole estensione e timbrica tutt’altro che scontata. Il suo cantato è perfetto, a tratti davvero “identico” – concedeteci questa impressione – a quella di David Coverdale, storico vocalist dei Deep Purple.
Si prosegue poi con altri brani del celebre ed infinito repertorio del quintetto inglese, quali Storm Bringer e Might Just Take Your Life dove, in particolare, si presenta al pubblico Rudy Fantini, con le sue tastiere felpate e lisergiche.
Ian Paice detta il ritmo e fa avanzare lo show, senza pero mai rubare la scena ai suoi gregari, anzi. Si continua con Percfet Strangers, When a Blind Man Cries e Lazy.
Una ovazione del pubblico accoglie le prime note di Child in Time, dove è il turno del chitarrista Paolo Moretto, che da il meglio di se anche con la successiva Speed King: applausi a scena aperta per lui e sguardo di approvazione anche dal “Maestro”, semi nascosto dalla sua batteria.
Hush e Burn sono invece territori di conquista del vocalist e del bassista Nick Mazzucconi, un vero portento delle 4 corde.
Qui, la sorpresa.
La band si alza e saluta, tra gli applausi isterici del pubblico, e fa per andarsene, quanto Ian si ferma al centro del palco e con microfono in mano dice: “Noi sappiamo che dobbiamo suonare una canzone. Voi anche lo sapete. Ora dovremmo uscire, aspettare qualche applauso e poi ritornare quissu a suonarla. Troppa fatica, ho un’età io! E allora facciamola direttamente adesso!”
Scroscio di risate, e cori da stadio per Ian.
Paolo Moretto, però, spiazza tutti cominciando a suonare Whotta Lotta Love dei Led Zeppelin e la a dir poco magistrale interpretazione di Perry Lucas fa il resto: in Druso, esplode.
Bopo una sola strofa ecco che le dita di Moretto sembrano ingarbugliarsi maldestramente, ma solo per partire con Satifaction dei Rolling Stones, e cosi via, la band sul palco anellando molti dei capolavori rock di tutti i tempi: Metallica, ACDC, Jimi Hendrix, etc…
Perché che Ian Paice non è solo un leggendario musicista: lui è indiscutibilmente uno dei padri che LA musica di quell’epoca d’oro ha conosciuto.
Improvvisamente, sguardo ammiccante di Moretto, e partono i celeberrimi accordi sincopati di Smoke on The Water.
Il Druso viene letteralmente giu.
Uno spettacolo straordinario, addirittura oltre le già altissime aspettative.
Line Up:
IAN PAICE: batteria
PERRY LUCAS: voce
PAOLO MORETTO: chitarra
RUDY FANTIN: tastiere
NIK MAZZUCCONI: basso
Vi lasciamo alla gallery del nostro Giovanni “GianRock” Cionci.