LIVE REPORT – THE DARKNESS + SINPLUS @ Alcatraz – Milano – 14-11-2023
scritto da Cerutti Giacomo, foto del live di Roma di Tommaso Notarangelo.
Ben ritrovati all’Alcatraz di Milano, dove fanno ritorno i mitici THE DARKNESS capitanati dallo straordinario Justin Hawkins, attualmente impegnati nell’intraprendere un tour davvero speciale, la celebrazione del ventesimo anniversario del loro debut album Permission To Land.
Un’occasione davvero imperdibile per chi segue la band dagli esordi, inoltre come special guest abbiamo il progetto alternative rock svizzero SINPLUS, al quale sarà affidato il difficile compito di aprire questa serata targata Vertigo Hard Sounds.
Addentrarsi a Milano di sera nell’ora di punta, arrivare all’Alcatraz e cercare parcheggio è un’ardua un’impresa, tanto che mi sono perso l’inizio degli special guest SINPLUS, duo formato dai fratelli Ivan (chitarra) e Gabriel Broggini (voce), accompagnati da turnisti.
Decisamente alternative sia per la scelta di indossare tute da casa viola, sia per la proposta musicale che con il procedere dell’esibizione, delinea un rock moderno con sfumature pop, dove la ritmica di Ivan ha un andamento prevalentemente pacato, sferzato da qualche riff più accattivante e reso vivace dal buon lavoro di batteria.
La ritmica è ben legata dai giri di basso e arricchita da un tastierista, infine il frontman Gabriel sfoggia una voce profonda e oscura, con qualche alzamento di tono in base all’andamento del pezzo.
Il pubblico aumenta durante l’esibizione, rimanendo composto ad ascoltare o applaudire a tempo su richiesta di Gabriel, nonostante la buona volontà il loro repertorio non colpisce particolarmente, ciò nonostante il calore dall’audience non manca mai sino al pezzo finale.
Il duo di Locarno con band al seguito, raccoglie gli applausi ricevuti ringraziando sinceramente, lasciando il palco ai tanto attesi headliner.
L’Alcatraz è si è riempito e i fans sono in trepidante attesa dei loro idoli, in questo momento vent’anni sembrano passati in un attimo, ma l’attesa durante il cambio palco sembra interminabile, a un tratto le luci si spengono e come intro parte Arrival degli ABBA.
Il palco è illuminato da quattro luci verdi lampeggianti da sirena, la platea rimbomba di urla e quando i THE DARKNESS entrano in scena, l’entusiasmo è incontenibile quindi che la celebrazione dell’anniversario di Permission To Land abbia inizio!
Pronti e scattanti Justin Hawkins e compagni attaccano con Black Shuck ed è subito delirio, un tuffo nel passato che fa rivivere l’emozione degli esordi, sia per i fans sia per la stessa band infatti Justin dice apertamente, che questo disco ha cambiato la vita sia a loro che a noi.
Canzone dopo canzone l’atmosfera si fa rovente, la band è come sempre una fonte inesauribile di pura energia rock, che dilaga rapidamente tramite strumenti e voce, da questo punto di vista in vent’anni non è cambiato niente, grazie alla loro straordinaria tenuta di palco e potere di coinvolgimento.
Tra di loro c’è una grande alchimia nonostante siano quattro personaggi ben distinti, Justin sempre estroso con una tuta bianco-nera attillata aperta sul torso, il fratello Daniel è il rocker congiubbotto di pelle, jeans e maglietta dei Thin Lizzy, in contrapposizione con il sofisticato Frankie Poullain con il suo completo elegante, infine Rufus Taylor…semplicemente a dorso nudo e pantaloni corti per il caldo.
I nostri suonano interamente il disco, aggiungendo delle B-sides contenute nella riedizione Permission To Land… Again, come The Best of Me, Makin’ Out e How Dare You Call This Love?, molto apprezzate dato che alcune le hanno proposte per la prima volta.
Ovviamente il massimo dell’entusiasmo si raggiunge con le grandi hit come Growing on Me, Givin’ Up e Get Your Hands Off My Woman giusto per citarne alcune, cantate dalla folla con grande enfasi creando una forte coesione con la band.
Le chitarre dei fratelli Hawkins trasudano adrenalina, sprigionando riff potenti e assoli infuocati, le spesse linee di basso tracciate da Frankie costituiscono una solida base, il tutto è sostenuto da Rufus che essendo figlio d’arte, si rivela il motore pulsante picchiando su piatti e pelli con potenza e precisione.
Ogni componente è un ingranaggio di una perfetta macchina da live, ma il dominatore della scena è ovviamente lo stravagante Justin, carismatico, travolgente ed ironico cattura ogni singolo fan come una calamita, la sua prestazione vocale è impeccabile come a inizio carriera, la sua voce squillante, di grande estensione e i suoi acuti micidiali sbalordiscono la folla.
Un frontman professionista che si destreggia facendo la verticale, colpi di tacco ai plettri, altri attaccati ai pettorali, incitamenti ad applaudire a tempo oppure ondeggiare le braccia, cori a ripetizione con cambi di tonalità e altro.
Durante Love Is Only a Feeling, interrompe con disinvoltura la canzone a causa di un problema tecnico, riprendendo poi al punto giusto per fare l’assolo, mentre con la successiva Curse of the Tollund Man, si diletta alla tastiera chiamando a suonare la chitarra un rodie di nome Softy, incitando appositamente un coro per lui.
L’unica canzone al di fuori di Permission To land è Street Spirit (Fade Out) cover dei Radiohead, in seguito chiudono la prima parte dello show con la super doppietta Friday Night e I Believe In A Thing Called Love, con quest’ultima fa saltare l’intera senza sosta, facendo salire sul palco il cameramen per filmare meglio la diretta streaming su Radiofreccia.
Mentre si ritirano per una meritata pausa, i fans sollevano cori assordanti reclamando ancora canzoni, ma niente paura i britannici non si fanno attendere troppo, anzi ci stupiscono tornando alla carica con indosso la vestaglia, eseguendo I Love You 5 Times scambiandosi gli strumenti.
Concludendo poi con Love On The Rocks With No Ice durante la quale, Justin sale sulle spalle di Softy che lo porta in giro per la platea, mentre si diletta in un prolungato assolo aumentando ulteriormente l’entusiasmo, e, quando torna sul palco apre un sipario comico indossando dei reggiseni.
Ricoperti da infiniti applausi, urla e cori per il magnifico show sotto ogni aspetto, i THE DARKNESS salutano i fans in visibilio, ribadendo che noi italiani siamo sempre il miglior audience, finisce così una memorabile celebrazione del loro debut album.
Personalmente solo una cosa mancava per raggiungere la perfezione assoluta… Christmas Time!!! Canzone con la quale li ho conosciuti e quindi ne sono molto affezionato, a parte questo promossi al 100%.
È risaputo che i THE DARKNESS siano una garanzia dal vivo, avendoli visti più volte posso confermarlo, anche stasera hanno soddisfatto pienamente le aspettative dei fans, con una performance eccezionale dalla prima all’ultima nota, celebrando Permission To land nel migliore dei modi. Ringraziamo i SINPLUS per aver aperto la serata, e, la Vertigo Hard Sounds per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
Intro
Black Shuck
Get Your Hands Off My Woman
Growing on Me
The Best of Me
Makin’ Out
Givin’ Up
Love Is Only a Feeling
Curse of the Tollund Man
Stuck in a Rut
How Dare You Call This Love?
Street Spirit (Fade Out) (Radiohead cover)
Holding My Own
Friday Night
I Believe In A Thing Called Love
Encore:
I Love You 5 Times
Love On The Rocks With No Ice