THE DEAD DAISIES e SPIKE @ Live Music Club Trezzo sull’Adda (MI) – 08-11-2023
scritto da Cerutti Giacomo
Questa sera al Live Music Club di Trezzo sull’Adda, ritorna una delle più amate band di fama mondiale, sono proprio loro i mitici THE DEAD DAISIES capitanati da David Lowy, pronti a scatenare i fans con il loro travolgente hard rock.
In questo tour promuovono il loro nuovo Best Of che uscirà prossimamente, inoltre vedremo il ritorno del formidabile John Corabi alla voce, dopo l’uscita del noto Glenn Hughes, e, al basso è subentrato l’ex Whitesnake Michael Devin.
In apertura abbiamo uno artista di tutto rispetto, si tratta di SPIKE ex storico cantante deiThe Quireboys, la Vertigo Hard Sounds ha portato sul palco una doppietta di grande livello, per un’imperdibile serata all’insegna del rock, vediamo come si è svolta!

Purtroppo gli imprevisti possono accadere, entrando nel locale dove è già presente un discreto pubblico, mi giunge la notizia che sia il tourbus dei THE DEAD DAISIES sia il veicolo che porta loro strumentazione, sono rimasti bloccati in autostrada per un ingorgo causato da un incidente stradale.
Questo ha causato un pesante ritardo sulla tabella di marcia, tanto che l’esibizione di SPIKE ha rischiato di saltare, ma fortunatamente alle 21,00 quando avrebbero dovuto iniziare gli headliner, SPIKE si presenta armato di chitarra acustica.
Ben accolto dal numeroso pubblico l’artista inizia con There She Goes Again, seguita da Roses & Rings tratte dal primo disco dei The Quireboys A bit Of What You Fancy del 1990, dopodiché esegue due cover di Frankie Miller Brooklyn Bridge e Cocaine, facenti parte del suo disco tributo 100% Pure Frankie Miller uscito nel 2014.
La sua voce graffiata in base alle canzoni ha una timbrica sia leggera sia ruvida, si dimostra coinvolgente incitando ad applaudire a tempo, il pubblico risponde positivamente dimostrando il proprio calore, ma purtroppo il tempo che gli è stato concesso è molto limitato.
Con solo quattro canzoni l’atmosfera calda e intima che si è creata, finisce con un accenno di I Don’t Love You Anymore, SPIKE saluta il pubblico annunciando che ci vedremo con iThe Quireboys, raccogliendo meritati applausi lascia il palco ai tento attesi headliner.
Setlist:
There She Goes Again (The Quireboys cover)
Roses And Rings (The Quireboys cover)
Brooklyn Bridge (Frankie Miller Cover)
Cocaine (Frankie Miller Cover)
I Don’t Love You Anymore (The Quireboys cover)

La breve esibizione di SPIKE è stata sicuramente un buon riscaldamento, dopo questa lunga e inaspettata attesa finalmente i fans possono rivedere i loro idoli, nel locale la tensione della folla cresce e ad un tratto si spengono le luci.
L’entrata in scena dei THE DEAD DAISIES rende i fans euforici, senza indugi David Lowy e compagni partono diretti con Resurrected, e, il pubblico è letteralmente risorto grazie all’energia sprigionata dal loro elettrizzante hard rock.
In prossimità dell’uscita del loro nuovo Best Of, attingono a piene mani dall’intera discografia, suonando cavalli di battaglia come Rise Up, Make Some Noise, Lock And Load, Bustle and Flow, Born to Fly e Mexico, mantenendo sempre alto l’entusiasmo generale.
I nostri sono in forma smagliante e vantano un’invidiabile tenuta di palco, il pilastro fondatore David Lowy e il suo braccio destro Doug Aldrich, spremono le loro chitarre facendo dilagare taglienti riff e assoli, in un vortice di potenza e melodia.
Doug si sposta da un lato all’altro del palco mettendosi in posa durante gli assoli, devo ammettere che scenicamente si sente la mancanza di Marco Mendoza, ma il bassista Michael Devin (ex Whitesnake) dal punto di vista esecutivo si rivela un degno sostituto, le sue robuste corde creano un solido legame con la ritmica.
Dopo la breve permanenza di Tommy Clufetos, alla batteria è tornato lo scalmanato Brian Tichy, che colpisce piatti e pelli con potenza e tenacia, impegnandosi a metà concerto in un portentoso assolo, lanciando bacchette ovunque ma anche durante il live senza perdere un colpo, dimostrando oltre alla sua bravura il suo lato giocherellone.
Infine il fulcro della scena è l’inossidabile John Corabi, frontman di grande calibro la cui voce calda e graffiante si sposa perfettamente con il sound, oscurando completamente il ricordo del precedente Glenn Hughes, inoltre grazie al suo carisma e potere di coinvolgimento, cattura facilmente l’intera folla esaltandola al massimo.
Dalla nascita nel 2012 hanno cambiato line-up molte volte, ma è evidente che la loro linfa vitale non si è mai indebolita, sul palco regna una forte sinergia e tutto ciò si riflette sul pubblico, che canta e applaude senza sosta.
In seguito giunge il momento delle presentazioni, accompagnato da un medley di ritornelli di canzoni di mostri sacri come AC/DC, Deep Purple e altri, mentre con Midnight Moses concludono la prima parte dello show, i fans li acclamano a gran voce ed eccoli tornare all’attacco con Long Way To Go e Slide It In (Whitesnake cover).
Lo show in teoria sarebbe finito, ma dato che i fans sono ancora affamati di rock e reclamano altre canzoni, i nostri esaudiscono la richiesta con l’inaspettata cover dei The Beatles Helter Skelter, terminando un live strepitoso come da tradizione.
Ricoperti da urla, applausi e cori, i nostri amati THE DEAD DAISIES, salutano e ringraziano i fans per il prezioso supporto, segnando un altro traguardo come solo dei professionisti di tale livello sanno fare, ringraziamo la Vertigo Hard Sounds per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
Resurrected
Rise Up
Dead and Gone
Make Some Noise
Miles in Front of Me
Face I Love
Unspoken
Bustle and Flow
Drum Solo
Something I Said
Lock And Load
Born to Fly
Highway To Hell / Living After Midnight / Heaven And Hell / Smoke On The Water / Boys Are Back In Town (presentazione band)
With You And I
Fortunate Son (Creedence Clearwater Revival cover)
Mexico
Midnight Moses (The Sensational Alex Harvey Band cover)
Encore 1:
Long Way To Go
Slide It In (Whitesnake cover)
Encore 2:
Helter Skelter (The Beatles cover)