LIVE REPORT – BEAST IN BLACK e GLORYHAMMER @ ALCATRAZ (MI) – 17-01-2024
Scritto da Cerutti Giacomo
Stasera il popolo del power metal fa tappa obbligatoria all’Alcatraz di Milano, dove la Vertigo Hard Sounds ha portato un’invincibile accoppiata, ovvero i favolosi BEAST IN BLACK assieme agli intergalattici GLORYHAMMER.
In Entrambe le band nel corso degli anni, hanno incrementato sempre di più il numero di fans, vederli suonare assieme da co-headliner in questo tour intitolato “The glory and the beast”, sarà per molti un sogno che si avvera inoltre saranno preceduti dagli svedesi BROTHERS OF METAL.
Purtroppo mentre gli appena citati stanno suonando, il sottoscritto è ancora in viaggio in quanto vincolato dagli orari di lavoro e dalla distanza, sarei stato curioso di vederli ma sarà per la prossima volta.
Entrando nel locale durante il cambio palco, non mi stupisce vedere allestito quello principale, dove si erge come coreografia un maestoso castello che ospiterà i GLORYHAMMER, il pubblico è già numeroso e durante l’attesa aumenta ancora, pronti a combattere per il regno di Dundee.
Quando lo staff porta sul palco la sagoma di Tom Jones, si sente di sottofondo la sua canzone Delilah, segno distintivo del loro arrivo infatti dopo le luci si abbassano e parte l’intro Incoming Transmission, la tensione dei fans è alle stelle mentre inneggiano “HOOTS“.
Finalmente Angus Mc Fife II e compagni prendono posizione, sovrastati da urla che vengono spezzate da Holy Flaming Hammer of Unholy Cosmic Frost, tratta dal nuovo quarto disco Return To The Kingdom Of Fife uscito quest’anno.
Immediatamente ha inizio un viaggio interplanetario, dove fantasia e symphonic power metal si uniscono creando storie e personaggi fantastici, ovviamente con l’immancabile presenza di unicorni, mentre l’energia dilaga rapidamente.
I nostri cavalieri spaziali sparano una canzone dopo l’altra, concentrando il repertorio soprattutto sugli ultimi due lavori, The Land of Unicorns, Masters of the Galaxy, Fly Away e Wasteland Warrior Hoots Patrol esaltano i fans, che cantano in coro con i pugni al cielo, mentre in centro alla platea si accende un discreto moshpit.
Ovviamente non possono mancare brani come Angus McFife e Universe On Fire, vere e proprie meteoriti lanciate sulla folla in delirio, mentre Ser Proletius scaglia riff fotonici, che si fondono con le potenti radiazioni emesse da The Hootsman al basso.
La ritmica è sostenuta da Ralathos in una continua collisione di piatti e pelli, mentre Zargothrax alla tastiera genera un vortice di melodie, conferendo pathos e atmosfere epiche che si abbinano alle gesta di Angus Mc Fife II, armato di martello tiene in pugno i fans da vero frontman, incitandoli con carisma, tenacia e simpatia sfoggiando una voce dirompente e marcata.
Complessivamente il potere di coinvolgimento, la sinergia tra di loro, e, la tenuta di palco dove talvolta compare un goblin verde, conquistano il numeroso pubblico divenuto ormai il loro esercito galattico, pronto a combattere la temibile The Unicorn Invasion Of Dundee.
Con questa gli scozzesi concludono una performance stratosferica, entusiasmando ogni singolo fan e rendendo orgoglioso il fondatore Christopher Bowes (Alestorm), accompagnati da applausi e il coro “HOOTS, HOOTS, HOOTS…” procedono con l’incoronazione di The Hootsman e conseguente inchino, lasciando il palco vittoriosi.
Setlist:
Intro Incoming Transmission
Holy Flaming Hammer of Unholy Cosmic Frost
Gloryhammer
The Land of Unicorns
Fly Away
Angus McFife
Wasteland Warrior Hoots Patrol
Fife Eternal
Masters of the Galaxy
The Siege of Dunkeld (In Hoots We Trust)
Keeper of the Celestial Flame of Abernethy
Universe On Fire
Hootsforce
The Unicorn Invasion Of Dundee
Outro The National Anthem Of Unst
Dopo questa galattica dose di metallo, il pubblico sempre più numeroso non vede l’ora di acclamare i co-headliner finali della serata, sul palco viene tolto il castello per dare spazio al leone gigante sul quale si erge la batteria, mentre ai lati sono posizionate le tipiche strutture architettoniche giapponesi.
L’attesa che sembra interminabile, finché di sottofondo parte Shock to the System di Billy Idol, scelta come canzone pre-show difatti i fans cominciano a preparare i cellulari, quando i BEAST IN BLACK entrano in scena sono pronti come cecchini.
Ovviamente oltre ai telefoni si sollevano forti urla, per tutta risposta la band attacca con Blade Runner infiammando la platea, dalla nascita nel 2015 con soli tre dischi hanno riscontrato sempre più successo, non a caso nel 2022 hanno fatto da spalla ai mostri sacri Helloween e Nightwish.
Lo scorso febbraio hanno suonato al Live Music Club di Trezzo sull’Adda, quindi se stasera c’è ancora una gremita folla significa che l’esercito di fans, risponde sempre alla chiamata con grande entusiasmo, che non accennerà a diminuire per l’intera esibizione.
Tra la band e i fans c’è un perenne scambio di energia reciproco, alimentato dalla dinamica tenuta di palco miscelata al loro sound heavy-power metal, il fondatore Anton Kabanen è una micidiale macchina da riff taglienti e assoli fulminanti, affiancato dall’altrettanto tenace Kasperi Heykkinen alla seconda chitarra, ad un certo punto del live si diletta a suonare pure la musica di Super Mario Bros.
La ritmica è resa compatta dalle profonde linee di basso ad opera di Máté Molnár, mentre Atte Palokangas dall’altro della coreografia fa rimbombare piatti e pelli dando un ulteriore spinta, inoltre è sempre evidente la simbiosi tra classico e moderno data dall’aggiunta di sonorità industrial e synth-pop.
In mezzo agli svedesi ecco spiccare il frontman greco Yannis Papadopoulos, sempre carismatico e coinvolgente sfodera un’invidiabile registro vocale, passando da urla graffianti a toni lisci e puliti, talvolta affiancato dai ruvidi cori di Anton.
Il repertorio è concentrato soprattutto sull’ultimo disco Dark Connection del 2021, dal quale estraggono Broken Survivors, Hardcore, Highway to Mars e altre, mentre dai precedenti lavori suonano classici come Beast in Black, From Hell With Love, Blind And Frozen e Die By The Blade.
Complessivamente scatenano i fans che cantano a squarciagola, sollevano cori da stadio, alzano pugni e corna a tempo, agitano il moshpit e qualcuno si diverte con il crowd surfing, l’unico momento tranquillo dello show è stato durante la ballad Ghost in the Rain.
Purtroppo tutte le cose belle hanno una fine e con End Of The World, i BEAST IN BLACK pongono fine ad una performance adrenalinica, soddisfacendo la folla in delirio che li sommerge di urla, applausi e cori di rito, mentre fieramente lasciano lo stage per aver segnato un altro traguardo sul suolo italico.
Stasera il power metal nelle sue sfumature ha regnato incontrastato, i GLORYHAMMER e BEAST IN BLACK si sono rivelati un’accoppiata formidabilefacendo dell’Alcatraz il loro tempio, suonando con immensa passione e professionalità, emozionando dalla prima all’ultima nota i numerosi seguaci.
Ringraziamo la Vertigo Hard Sounds per aver portato in Italia il tour “The glory and the beast”, organizzando questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
Intro Shock to the System (billy Idol song)
Blade Runner
Bella Donna
Beast in Black
Sweet True Lies
Broken Survivors
From Hell With Love
Hardcore
Moonlight Rendezvous
Zodd the Immortal
Ghost in the Rain
Highway to Mars
Blind And Frozen
Die By The Blade
On Night In Tokyo
End Of The World