Dopo quasi quarant’anni di carriera i Rage pubblicano il loro venticinquesimo album, Afterlifelines.
Parliamo di uno dei gruppi più influenti e longevi della sfera heavy-power metal di stampo tedesco.
Noi di Relics lo abbiamo ascoltato per voi e siamo pronti a darvi il nostro giudizio.
Facciamo subito una piccola premessa, in questo album non troverete nessuna novità o spunti di innovazione da parte della band, bensì la linea compositiva riprende il filo degli scorsi album e non introduce all’ascolto nessun passaggio che ci fa veramente sobbalzare.
Con questo non vogliamo assolutamente dire che i Rage siano una band bollita, ma sicuramente
ci aspettavamo qualcosa di più appetibile da un gruppo di questo calibro e con questa esperienza.
Afterlifelines non è assolutamente un disco disseminato di difetti, ma risulta sia al primo che al secondo ascolto monotono e carente di un qualsiasi mordente.
La grinta alla band tedesca non manca di certo, la voce e le linee di basso del buon Peavy sono più che apprezzabili.
Il graffio vocale è l’unico elemento che salva questo album dal finire nella massa omogenea e compassata dell’ heavy metal moderno.
Nemmeno quando le melodie ricalcano più le onde power metal riusciamo a sentire qualcosa che ci scuote veramente e ci invoglia a premere il tasto back e dare una seconda chance è risultato piuttosto difficile.
Non fraintendeteci, non è tutto da buttare, specialmente nelle tracce iniziali del disco qualcosa sicuramente si salva, ma è davvero troppo poco per far emergere Afterlifelines dalla massa
trita e ritrita di un genere saturo (di roba decisamente migliore e piacevole da ascoltare).
Tutto però risulta piuttosto impastato con linee di tastiere a volte eccessivamente ridondanti e inutilmente troppo melodiche e pompose.
In questo caso specifico forse sarebbe meglio concentrarsi più sulla qualità che la quantità del materiale a cui si decide di dar luce.
Siamo sicuri che i Rage abbiano cartucce migliori da sparare, ma in questo caso la cilecca ha fatto più rumore dello sparo.
Le conclusioni finali sono tutte pressoché negative e rimandiamo i Rage a settembre come degli scolari alle prime armi ed è sinceramente deludente visto che parliamo di una band che è sul campo da quasi quattro decadi.
Con la speranza di non dover mettere un altro caposaldo del metal sul carrello dei bolliti vi invitiamo a darci le vostre valutazioni.
Score
Artwork
Potenzialità
Concept
RAGE – AFTERLIFELINES
Steamhammer records, 2024
TRACKLIST:
- IN THE BEGINNING
- END OF ILLUSIONS
- UNDER A BLACK CROWN
- AFTERLIFE
- DEAD MAN’S EYES
- MORTAL
- TOXIC WAVES
- WATERWAR
- JUSTICE WILL BE MINE
- SHADOW WORLD
- LIFE AMONG THE RUINS
- COLD DESIRE
- ROOT OF OUR EVIL
- CURSE THE NIGHT
- ONE WORLD
- IT’S ALL TOO MUCH
- DYING TO LIVE
- THE FLOOD
- LIFELINES
- INTERLUDE
- IN THE END