Score
Artwork
Potenzialità
Concept
La band The Blinders, originaria di Manchester, ha già all’attivo due album di ottima fattura e torna sulla scena col suo nuovo lavoro Beholder .
Non fa parte di correnti o sottogeneri, e forse per questo si possono apprezzare maggiormente. Il loro sound è capace di spaziare, dal rock moderno ed elegante al post punk più crudo, old style, e con influenze gotiche. Il nuovo sembra andare in questa direzione. La prima parte è più tirata con il trittico Cerimony, Brakelights, While i’m still young; chitarre esplosive, basso martellante e ritmica compulsiva. Indie-rock di grande impatto emotivo. Tutto il disco suona molto compatto e immediato, dimostrando di avere un urgenza musicale da manifestare con forza ed energia.
La prima cosa che si nota è la somiglianza ad un altro gruppo che non ha paura di sperimentare suoni sempre nuovi, e mi riferisco agli Artic Monkeys. Già dalla sesta traccia l’atmosfera si fa più pacata, arricchita da una splendida ballata: Natural skies; di notevole fattura anche Iggy Got Camaro, che presenta delle sfaccettature tipiche degli Stranglers (in particolare l’uso delle tastiere a mò di valzer), e con andamento circolare.
I testi sono spesso impegnati e focalizzati su tematiche sociali, oppure riflessioni sul futuro prossimo.
Il lavoro dei Blinders tutto sommato risulta molto piacevole, anche se sembra mancare il pezzo killer.
Tracklist
1 Ceremony
2 Brakelights
3 While I’m Still Young
4 At Any Hand But Hers
5 Always
6 Iggy Got Camaro
7 Waterfalls Of Venice
8 Nocturnal Skies
9 Swallowing Static
10 All I Need