Il bossa nova dei Nouvelle Vague reintrepreta dark e punkwave all’Hiroshima Mon Amour

Nouvelle Vague all’Hiroshima Mon Amour
Foto di Ettore Castellani

Vi è mai capitato di ascoltare un ritmo, che individuate d’istinto perché radicato in ricordi certi, ma non chiaramente collocati? Riconoscere -sicuramente- quelle note?
Ed infine ricondurre quella melodia ad una specifica canzone, a quella band e a quelle specifiche emozioni? Emozioni inizialmente lontanissime, ma ricche di appagante sorpresa, quando riconosciute?
Non ci posso credere, ma questa è “Should I stay or Should I go” dei Clash?
E questa “Marian” dei Sisters of Mercy, “She’s in parties” dei Bauhaus, “Just can’t get enough” dei Depeche Mode?

Bene, i Nouvelle Vague potrebbero essere frettolosamente taggati come cover band. All’ Hiroshima Mon Amour di Torino hanno però dimostrato ancora una volta di essere molto di più, con una grandissima passione, moltiplicata da quella leggera malinconia che permea il genere bossa nova.

Pubblico eterogeneo e felice.
Concerto bello. Molto.

IG: Nouvelle Vague (@nouvellesvagues)
Promoter e Location: Hiroshima Mon Amour (@hiroshimamonamour_torino),
Promoter: Musicalista (@musicalista_produzioni)
Foto: Ettore Castellani (@louddiable)
Press: Nouvelle Vague, una data in Italia – Relics | Rock Magazine


Commenti

Ettore Castellani

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Click here to connect!