Può un fuoco ardere sotto la pioggia?
Si, se il fuoco è quello del Rock con “R” maiuscola.
Ieri 22/04/2024, presso il Forum di Assago (MI), è stato proprio quel fuoco a riscaldare le migliaia di fans che per ore son rimaste in paziente attesa sotto la pioggia battente, in una serata primaverile insolitamente gelida.
L’atmosfera era quella dei grandi eventi: elettrica, vibrante, impaziente.
Le aspettative infatti erano alte, in quanto ad accogliere i fans c’erano delle vere leggende del Rock.
I primi a suonare sono stati i Mammoth WVH, band fondata nel 2015 da Wolfang Van Hallen, talentuosissimo figlio del leggendario Eddie Van Halen.
Sono loro a girare l’interruttore e portare “l’elettricità” all’interno del Forum, che è già gremito nonostante manchi un’ora allo show principale della serata.
(Nella foto i Mammoth WVH)
I Mammoth WVH dimostrano un virtuosismo tecnico notevole ed una carica di energia davvero sorprendente, dimostrandosi più che degni di fregiarsi del nome dell’indimenticabile Eddie Van Halen: l’applauso finale che li saluta, infatti, è fragoroso.
A far cadere giù il Forum, però, è l’apparizione discreta ma inconfondibile di una sagoma, nella penombra del palco, con cappello a cilindro poggiato su un cespuglio di ricci, e in basso la celebre sagoma della paletta di una Gibson Les Paul: è Slash.
Come un re seguito dalla sua corte, la leggenda delle 6 corde fa la sua entrata circondato da altri pezzi da 90 del rock: Miles Kennedy (leader degli Alter Bridge) e i The Conspirators ovvero Todd Kerns al basso, Brent Fitz alla batteria e Frank Sidoris alla chitarra, quest’ultimo condiviso con iMammoth WVH.
Lo show si apre con il brano The River Is Rising ed è già evidente la profonda intesa che Slash ha con i suoi gregari. Si capiscono, si divertono e questo si percepisce immediatamente: uno scenario molto diverso quindi dalla forzatissima, seppur sempre notevole, performance coi “suoi” Guns and Roses dell’estate scorsa a Roma.
Myles Kennedy è doppiamente bravo non solo nella performance vocale, sicuramente una delle migliori voci ATTUALMENTE in circolazione, ma anche nel dare il giusto spazio a Slash sul palco il quale, a sua volta, ricambia nel non eclissare mai i suoi compagni con la sua immensa figura artistica.
I 105 minuti del concerto sono una scarica ininterrotta di rock di altissimo livello in cui i brani si susseguono senza pausa, in una vera e propria cavalcata che estasia il pubblico.
Da brani più melodici come Back From Cali e Starlight, si arriva a pezzi decisamente più groove come Halo e, in mezzo, un infinito caleidoscopio di pezzi estrapolati dai repertori dei cinque sul palco, ma anche di altri artisti.
C’è spazio, infatti, anche per alcune cover, come Perfect Crime (Guns and Roses) e Always on the Run (Lenny Kravitz)
Senza dubbio, però, il climax dell’intero show lo si raggiunge con Wicked Stone dove Slash si abbandona ad un assolo di quasi 10 minuti, in puro style rock-blues, e apparendo davvero come in procinto di fare l’amore con la propria chitarra. La sua bravura tecnica, ma soprattutto capacità espressiva, è tale che si vedono molte persone con gli occhi chiusi, rapiti da tanta bellezza.
Per il bis I “Signori del rock” ci stupiscono con la cover di Rocket Man (Elton Jhon), dove Slash suona la chitarra orizzontale.
Il finale, acclamato a gran voce dai fans in delirio, è Anastasia, uno dei pezzi più iconici dello Slash post Guns and Roses, e la bomba nucleare esplode in quel momento: Slash entra quasi in uno stato di trans artistico e, il pubblico, in un’estasi mistica.
Il Rock non morirà mai, e la Leggenda di Slash e soci ce lo ha appena ricordato.
Scaletta:
The River Is Rising
Driving Rain
Halo
Too Far Gone
Back From Cali
Whatever Gets You By
Actions Speak Louder Than Words
Path Less Followed
Always on the Run (Lenny Kravitz)
Bent to Fly
Avalon
Spirit Love
Perfect Crime (Guns N’ Roses)
Starlight (Slash song)
Wicked Stone
April Fool
Fill My World
Doctor Alibi
You’re a Lie
World on Fire
Bis:
Rocket Man (Elton John cover)
Anastasia