EXTREME: live al Ferrara Summer Festival
Lo scorso 4 Luglio abbiamo assistito, nella splendida cornice della Piazza Ariostea di Ferrara, allo straordinario live degli Extreme, unico appuntamento estivo in Italia per la rock band americana, già passata nel nostro paese lo scorso dicembre, per promuovere il loro ultimo album “Six”.
Ad aprire la serata, l’esibizione di due band scandinave: il compito di aprire le danze è affidato al robusto hard rock degli Eclipse, che scaldano subito il pubblico.





Rapido cambio palco, ed è il turno di un’altra band scandinava, quella degli H.e.a.t., che regalano una testosteronica esibizione, con il loro hard rock frizzante e coinvolgente.







Durante l’ultimo cambio palco, prima che gli headliner si palesino, è giusto farsi qualche domanda: cosa aspettarsi da una band in cui militano uno dei più grandi chitarristi di sempre (Nuno Bettencourt) e un cantante carismatico (Gary Cherone) che ha addirittura avuto in sorte, ovviamente per merito, di finire in una delle formazioni dei Van Halen ? Una band che, dopo ben 15 anni di assenza dalle scene, sforna una capolavoro del calibro di “Six”? Come potete immaginare, l’hype è già altissimo, e ancor più se si pensa alla straordinaria esibizione dello scorso Dicembre all’Alcatraz. Ma bastano un paio di minuti di show per confermare tutte le attese, e superarle.
Band stratosferica, in forma smagliante: Cherone macina km sul palco, senza fermarsi un attimo, coinvolgendo il pubblico e dimostrando, dopo qualche minuto di riscaldamento, una vocalità eccellente. La sezione ritmica, con Pat Badger (storico bassista della band) e Kevin Figueiredo alla batteria, non perde un colpo e supporta in tutto e per tutto le scorribande di Bettencourt che, dal canto suo, è una vera macchina. La sua pennata percussiva riempie la piazza, tra riff agli steroidi e svisate solistiche a velocità supersonica, buttate in pasto agli spettatori entusiasti.
La setlist ripercorre tutti i più grandi successi della band, con una copiosa selezione degli storici Extreme II: Pornograffiti e di III Sides of Every Story, e ben sei tracce tratte da Six. Bettencourt scherza col pubblico quando annuncia il suo momento preferito dello show, quello in cui potrà finalmente sedersi (“A 58 anni, sedersi è quasi un orgasmo!”)..per imbracciare la chitarra acustica e sciorinare le migliaia di note concentrate nei 3’58 di Midnight Express (alla faccia del riposo!)..seguita dalla ballade per eccellenza della band statunitense, More Than Words.
Ma lo show non è finito, perché si torna alla chitarra elettrica, e Nuno chiede una chitarra più adeguata per il brano successivo..e subito gliene viene consegnata una con livrea inconfondibile, quella gialla e nera di forse il mito per eccellenza di Bettencourt: Eddie Van Halen. E parte così un nuovo vortice di note, quello di Flight of the Wounded Bumblebee. Neanche a dirlo, Nuno non ne sbaglia una. Il brano è seguito dalla meravigliosa Get the Funk Out, con cui la band saluta (temporaneamente) il pubblico. Applausi scroscianti, grida e fischi richiamano i quattro sul palco, per eseguire gli ultimi 2 brani, entrambi tratti da Six, con la chiusura definitiva affidata alla bellissima ed energica Rise.
Una band per cui gli anni sembra davvero non siano passati, in grado di regalare uno show indimenticabile agli spettatori in delirio e che, speriamo, possa quanto prima tornare ad esibirsi sui nostri palchi.
Questa la setlist dello show:
- It’s a Monster
- Decadence Dance
- #Rebel
- Rest In Peace
- Kid Ego
- Play With Me
- Other Side of the Rainbow
- Hole Hearted
- Cupid’s Dead
- Am I Ever Gonna Change
- Thicker Than Blood
- Midnight Express
- More Than Words
- Banshee
- Flight of the Wounded Bumblebee
- Get the Funk Out
- Small Town Beautiful/Song for Love
- Rise
Vi lasciamo alla gallery del nostro Giovanni “GianRock” Cionci.














