EXODUS + INSANITY ALERT + RAZGATE live report @ Festa Radio Onda d’Urto, Brescia – 19-08-2024

EXODUS + INSANITY ALERT + RAZGATE live report @ Festa Radio Onda d’Urto, Brescia – 19-08-2024
Scritto da Cerutti Giacomo

Cari amanti del thrash metal ci troviamo alla Festa Radio Onda d’Urto di Brescia, dove stasera si esibirà una band storica del genere, loro sono i mitici EXODUS che in questa tappa concluderanno il tour europeo, accompagnati dagli INSANITY ALERT e in apertura i RAZGATE

All’apertura cancelli c’è già un discreto numero di fans, ma l’attesa è ancora lunga e come sempre solo in pochi si piazzano in transenna, mentre i restanti visitano le numerose bancarelle presenti all’interno, prendono da mangiare o comprano il merchandise ufficiale.

Il compito di dare fuoco alle polveri spetta ai RAZGATE, nati nel 2011 a Siena con all’attivo quattro dischi, prendono posizione di fronte alla platea abbastanza piena, partendo con Rising Death danno subito una scossa thrash metal.

I primi due pezzi sono tratti dal terzo disco After The Storm… The Fire! del 2020, dopodiché danno spazio all’ultimo quarto lavoro Born To Rot In Hell pubblicato l’anno scorso, complessivamente i pezzi hanno un bel tiro violento, ben saldati alle radici old school.

Giacomo Burgassi e Francesco Monaci ben si difendono sferrando riff e assoli affilati come cesoie, abbinate a linee di basso solide come un muro di mattoni ad opera di Niccolò Olivieri, mentre Iago Bruchi pesta duramente su piatti e pelli dando ad ogni pezzo una marcia in più, infine il frontman Giacomo oltre ad un buon chitarrista si rivela un buon cantante, dando sfogo ad un urlato graffiante che completa al meglio il sound.

Con tenacia e determinazione tengono il palco alla grande, la riposta del pubblico è decisamente positiva e si accende il primo focolaio di moshpit, essendo su uno sterrato pieno di ghiaia la polvere sarà la nostra fedele compagna.

Infine con Grinding Metal ancoratratta dal terzo disco, terminano un’esibizione di forte impatto dimostrando il loro valore, avevo avuto occasione di vederli allo Slaughter Club assieme ai Vio-Lence, già mi fecero una buona impressione e anche stasera hanno raccolto meritati applausi, i nostri toscani possono congedarsi a testa alta.

Setlist:
Rising Death
Broken By Fire
Tyrants Of Depravity
Cursed Blood
Violence, Vengeance, Chaos
Fill Up The Grave!
Hail To The Fallen
Grinding Metal

La serata prosegue con gli INSANITY ALERTnati nel 2011 in Austria, pronti a scatenare il pubblico visibilmente aumentato, accolti calorosamente irrompono con Glorious Thrash, facendo dilagare rapidamente il loro furioso thrash-crossover.

Il loro sound è come una scossa elettrica che attraversa la platea, la quale torna ad essere una polveriera grazie alla violenta energia, miscelata con una forte dose d’ironia ed ignoranza che sprizzano da tutti i pori, mentre ci sbattono in faccia canzoni brevi quanto pericolose.

Il loro repertorio spazia sui tre dischi e le ultime produzioni, ovvero il singolo Shredator del 2020 e l’EP Moshemian Thrashody di quest’anno, dal quale traggono l’omonimaMoshemian Thrashodye Beerless Fiesta rispettivamente parodie in chiave thrash di Bohemian Rhapsody dei Queen e Careless Whisper di George Michael.

Assolutamente stravaganti e fuori controllo non ci danno un attimo di respiro, dalle chitarre di Dave e The Inphiltratorschizzano riff e assoli folgoranti, giri vorticosi di basso scagliati da Slapmaster Puke, una terremotante batteria percossa senza sosta da Don Melanzani.

Ogni elemento funziona alla perfezione con dinamicità e coesione, ma al centro della scena regna il frontman Heavy Kevy,grazie alla sua invidiabile carisma ed ironia tiene in pugno la folla, lanciando cartelli con scritti i ritornelli delle canzoni, o frasi in italiano come “fate i bravi”, scherzando in italiano e cantando a squarciagola.

Con il procedere dell’esibizione, la tempesta di polvere causata dal moshpit non dà tregua, nella quale s’imbatte Slapmaster Pukescendendo a suonare tra la gente con tanto di crowdsurfing, l’entusiasmo non cala mai e ogni canzone è fortemente acclamata.

Come gran finale eseguono Run To The Pit, celebre parodia di Run To The Hills degli Iron Maiden il cui ritornello “run to the hills, mosh for your life” è cantato all’unisono, gli austriaci ci hanno fatto vivere un vero e proprio “thrash party”, oltre ad aver spianato la strada ai tanto attesi headliner. 

Setlist:
Glorious Thrash
Twist-off Betrayal
Shredator
Beerless Fiesta (George Michael parody)
I Come / I Fuck Shit Up / I Leave
Zongo Vs. Eyeball
Pact With Satan
A Skullcrushin’ Good Time
Moshemian Thrashody (Queen parody)
Why Is David Guetta Still Alive?
Confessions Of A Crabman
Metal Punx Never Die
All Mosh / No Brain
Run To The Pit

Dopo queste due esibizioni il popolo thrasher è pronto per i loro idoli, la platea si è riempita e la tensione è palpabile, ad un tratto le luci si spengono e parte un’inaspettata intro, un omaggio alla canzone napoletana con Funiculì Funiculà scritta nel 1880 dal giornalista Giuseppe Turco.

Finalmente ecco entrare in scena i leggendari EXODUS, che senza indugi attaccano con la celebre Bonded by Blood, inutile dire che la precedente tempesta di polvere ora diventa un inferno, alimentato dalla ferocia sprigionata da Steve Souza e compagni.

Dall’ultimo disco Persona Non Grata del 2021 suonano R.E.M.F., Prescribing Horror e The Beatings Will Continue (Until Morale Improves), purtroppo dare spazio all’intera discografia è impossibile, quindi ci sparano addosso cannonate come A Lesson in Violence, Fabulous Disaster, Blacklist e Blood In, Blood Out.

Il loro sound si riversa in platea come un calderone d’olio bollente, dove regnano i riff assassini ed assoli laceranti della famigerata accoppiata Gary Holt e Lee Altus, accompagnati dai rombanti giri di basso emessi da Jack Gibson, mentre Tom Hunting tortura piatti e pelli procedendo come uno schiacciasassi.

Il tutto è completato dalla voce abrasiva di Steve Souza, frontman di grande calibro che mantiene sempre vivo l’audience, divenuto un uragano di polvere e moshpit dal quale schizzano fuori per il continuo crowdsurfing.

Sulla scena thrash metal di S. Francisco dal 1979 hanno ancora energia da vendere, tenaci e agguerriti avanzano come dei cingolati macinando una canzone dopo l’altra, concedendosi pochissime pause sino alla terribile doppietta The Toxic Waltz e Strike Of The Beast, con la quale danno ai numerosi fans in delirio il colpo di grazia, i quali acclamano i californiani con urla e applausi per la granitica esibizione, e, averci fatto veramente mangiare chili di polvere.

Com’era prevedibile, il passaggio dell’“esodo thrash” alla Festa Radio Onda d’Urto non ha fatto prigionieri, grazie ai famigerati EXODUS che come sempre si sono rivelati una macchina da guerra, complimenti ai nostri RAZGATE che hanno tenuto alto l’onore dell’underground italiano, e, ai pazzi scatenati INSANITY ALERT per aver scaldato ulteriormente i motori, ringraziamo gli organizzatori dell’evento sperando in altrettanti live nelle future edizioni. Alla prossima!

Setlist:
Bonded by Blood
R.E.M.F.
Blood In, Blood Out
And Then There Were None
Piranha
Deathamphetamine
Blacklist
Prescribing Horror
The Beatings Will Continue (Until Morale Improves)
Fabulous Disaster
A Lesson in Violence
The Toxic Waltz
Strike Of The Beast


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Giacomo Cerutti

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