ARCH ENEMY + IN FLAMES + SOILWORK live report @ Alcatraz (MI) – 15-10-2024

ARCH ENEMY + IN FLAMES + SOILWORK live report @ Alcatraz (MI) – 15-10-2024
A cura di Cerutti Giacomo

Ben ritrovati all’Alcatraz di Milano, che in questo mese ospita molti nomi importanti del panorama metal, stasera la MC2 Live ha portato un trittico formidabile proveniente dalla Svezia, sullo stesso palco come co-headliner del “Rising from the North Tour”, avremo i grandiosi ARCH ENEMY assieme agli IN FLAMES con in apertura i SOILWORK.

Nonostante sia una fredda giornata di pioggia, i fans più coraggiosi arrivano sempre molto presto, quando il locale apre la coda è lunga e la gente scalda i motori per barricarsi davanti al palco, durante l’attesa finalmente possono riscaldarsi e intanto l’affluenza aumenta.


Ad aprire la serata spetta ai SOILWORK, nati nel 1996 con all’attivo l’ultimo disco Övergivenheten uscito nel 2023, ben accolti danno inizio al concerto con Stabbing the Drama, dando una prima scossa alla gente facendogli passare il freddo accumulato.

La band si dimostra molto energica e il frontman è coinvolgente, le sue richieste di moshpit e circle pit vengono esaudite, trasportati dal loro sound che è una miscela di melodic death e groove metal, con ritmiche taglienti dalle tempistiche sia aggressive sia cadenzate con melodie, oltre a quelle apportate dal tastierista che conferiscono fluidità.

I giri di basso rendono il tutto più compatto, mentre il lavoro di batteria ben sostiene la ritmica in base all’andamento delle canzoni, infine il cantante da lustro alla sua voce destreggiandosi tra pulito e growl, dall’ultimo disco eseguono solo la titletrack Övergivenheten e il singolo Spirit of No Return uscito quest’anno, dal passato eseguono Arrival, Distortion Sleep e altre.

Il loro set è piuttosto ridotto per dare spazio ad altre canzoni, comunque hanno saputo conquistare il pubblico che ha sempre risposto positivamente, gli applausi non sono mai mancati sino alla conclusiva Stålfågel, sicuramente i SOILWORK sono stati una buona rampa di lancio.

Line-up:
Björn “Speed” Strid – voce
Sylvain Coudret – chitarra
Simon Johansson – chitarra
Rasmos Ehrnborn – basso
Sven Karlsson – tastiera
Bastian Thusgaard – batteria

Setlist:
Stabbing the Drama
Arrival
Exile
Distortion Sleep
Spirit of No Return
Övergivenheten
Death Diviner
The Ride Majestic
Stålfågel


Ora che i motori sono caldi è giunta l’ora dei primi co-headliner, inutile dire che si sollevano urla per l’arrivo dei fantastici IN FLAMES, le luci si spengono e parte l’intro di Cloud Connected, prendono posizione capitanati da Anders Fridén attaccando diretti, a seguire Take This Life che ribalta la platea.

Dal vivo sono sempre una garanzia di potenza nonostante i vari cambi di formazione, il repertorio salta da un capo all’altro della discografia, dall’ultimo disco Foregone pubblicato nel 2023 eseguono In the Dark, Meet Your Maker e State of Slow Decay, dal passato traggono cavalli di battaglia come Food for the Gods, Coerced Coexistence, Only for the Weak e Trigger.

I classici sono cantati a gran voce dai fans entusiasti, mentre dagli ultimi lavori Deliver Us, Paralyzed, The Mirror’s Truth e I Am Above, in generale sempre apprezzati vista l’evoluzione del loro sound, dal melodic death metal al melodic groove metalcore che probabilmente ha abbracciato le nuove generazioni.

Con grande intesa e determinazione procedono senza ostacoli, Anders e Björn sono i pilastri portanti e mantengono sempre l’interazione con il pubblico, riff schiaccianti abbinati a parti melodiche viaggiano paralleli a massicce linee di basso, a cura del nuovo acquisto Liam Wilson.

In sede live è presente anche un tastierista, ma il suo apporto non si è mai sentito perché sovrastato dagli altri strumenti, il dirompente lavoro di batteria ha sostenuto ogni canzone alla perfezione, infine il frontman emette le sue invidiabili urla abrasive alternate a parti pulite.

L’entusiasmo generale non è mai calato tra cori d’incitamento, moshpit e amanti del crowdsurfing, sulla breccia dal 1990 gli svedesi dettano ancora legge, con My Sweet Shadow terminano una performance di altissimo livello, ricevendo generose urla e applausi lasciano il palco vittoriosi.

Line-up:
Anders Fridén – voce
Björn Gelotte – chitarra
Chris Broderick – chitarra
Liam Wilson – basso
Niels Nielsen – tastiera (live)
Tanner Wayne – batteria

Setlist:
Cloud Connected
Take This Life
Deliver Us
Paralyzed
In the Dark
Voices
Food for the Gods
Coerced Coexistence
Trigger
Only for the Weak
Meet Your Maker
State of Slow Decay
Alias
The Mirror’s Truth
I Am Above
My Sweet Shadow


Metallari e metallare siamo giunti all’apice della serata, i fans sono in febbricitante attesa di vedere i loro idoli, la fine della lunga attesa è segnata da Ace Of Spades dei Motorhead, dopodiché ecco i musicisti prendere posizione irrompendo con Deceiver, Deceiver, le urla della folla diventano un boato con l’apparizione dell’implacabile Alissa.

Gli ARCH ENEMY fanno immediatamente esplodere il locale, purtroppo l’entusiasmo iniziale viene letteralmente “spento” da problemi tecnici, a metà canzone salta l’impianto luci e la band finisce di suonare la canzone al buio, dopodiché si ritira finché non viene risolto il problema, per il quale ci sono voluti almeno 20 minuti.

Questa ulteriore attesa accende la rabbia dei fans che dimostrano disapprovazione urlando e fischiando, finalmente torna la luce e la band riprende il live con The World Is Yours ripristinando l’entusiasmo, essendo dei professionisti assolutamente non si perdono d’animo.

Procedendo agguerriti macinano una canzone dopo l’altra, dall’epoca di Angela Gossow eseguono My Apocalypse, Snow Bound e Nemesis, sempre ben interpretate da Alissa che ovviamente dà il meglio di se con le sue House of Mirrors, War Eternal, First Day in Hell sprigionando un growl impressionante.

Michael è un cingolato di micidiali riff e assoli affiancato dal nuovo arrivato Joey, in quanto proveniente dai Dark Tranquillity si dimostra un ottimo elemento, la ritmica è saldamente concatenata dal granitico basso di Sharlee, il tutto accompagnato dalla terremotante batteria percossa da Daniel.

La frontwoman tiene in pugno la folla cercando di mantenere alto l’entusiasmo, facendo saltare e applaudire a tempo, a metà concerto annuncia l’esecuzione del nuovo singolo Liars & Thieves, che sul nuovo disco Blood Dynasty che uscirà nel 2025.

Purtroppo a causa del problema tecnico hanno dovuto tagliere due canzoni, con l’immancabile Nemesis durante la quale vengono lanciati palloni gonfiati con il logo, i nostri eroi chiudono una performance travolgente degna del loro nome, ricoperti da infiniti applausi e cori lasciano il palco con un’uscita trionfale.

Stasera all’Alcatraz si è conclusa l’ennesimo evento all’insegna del metallo, sinceri complimenti ai SOILWORK, IN FLAMES e ARCH ENEMY per aver dato sul palco anima e corpo, entusiasmando i fans dalla prima all’ultima nota, registrando un SOLD OUT ampiamente meritato, ringraziamo la MC2 Live per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!

Line-up:
Alissa White-Gluz – voce
Michael Ammot – Chitarra
Joey Concepcion – chitarra
Sharlee D’angelo – basso
Daniel Erlandsson – batteria

Setlist:
Ace of Spades (intro)
Deceiver, Deceiver
The World Is Yours
House of Mirrors
My Apocalypse
War Eternal
Liars & Thieves
The Eagle Flies Alone
First Day in Hell
No Gods, No Masters
Snow Bound
Nemesis


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Giacomo Cerutti

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