KINGS OF THRASH + ANDRY + DIETH live report @ Legend Club (MI) – 14-11-2024
Scritto da Cerutti Giacomo
Stasera lo stesso Legend Club di Milano, in collaborazione con Rocker Sound Agency e Soundsrock, ha organizzato un evento davvero speciale, riportando sul palco il mitico David Ellefson ex bassista dei Megadeth, impegnato nel tour “The Blood of Heroes“.
In questo tour l’artista porta sui palchi il progetto KINGS OF THRASH, dove ha coinvolto gli ex chitarristi dei Megadeth Jeff Young e Chris Poland, per riportare alla luce i classici dei capolavori “Peace Sells…But Who’s Buying?“, “Killing Is My Business…And Business Is Good!“, “So Far, So Good, So What?“, inoltre coglie l’occasione per proporre canzoni di “Youthanasia” dato che quest’anno compie trent’anni, ma non è finita!
David ha un doppio ruolo infatti suonerà anche con i DIETH, progetto nato nel 2022 assieme a Guilherme Miranda e Michał M. Łysejko, con all’attivo il debut album To Hell And Back pubblicato nel 2023, infine come special guest abbiamo gli ANDRY band della cantante Andry Lagiou.
Dopo questa premessa, lasciamo la parola agli artisti e i primi ad esibirsi sono proprio i DIETH, a inizio serata purtroppo c’è poca gente, ma quando entrano in scena si sollevano forti urla, Ellefson e compagni ricambiano diretti con la title track To Hell and Back.
Immediatamente i fans si scontrano contro un muro death-thrash metal, non ci si poteva aspettare diversamente dato il background di questi elementi, il cantante-chitarrista è Guilherme Miranda ex Entombed, il batterista Michał M. Łysejko ex Decapitated, come secondo chitarrista live abbiamo Hubert Więcek dei Banisher, e, infine Ellefson chenon ha bisogno di presentazioni.
Carichi d’energia macinano un pezzo dopo l’altro, con tenacia e coinvolgimento suonano To Hell And Back quasi per intero, riff di chitarra spietati e rombanti linee di basso regnano sovrane, graffiate da potenti assoli e accompagnate da una dirompente batteria.
Guilherme sfodera una voce oscura che diviene un growl sporco, incita spesso i presenti con imprecazioni in italiano, cosicché risate, urla ed applausi non mancano mai, ovviamente si sollevano cori per Ellefson che ringrazia umilmente.
In generale le canzoni del suo nuovo progetto incluso il nuovo singolo Animal Me, riscuotono buon successo e con In the Hall of the Hanging Serpents, concludono una performance di forte impatto dando alla serata la giusta spinta.
Setlist:
To Hell and Back
Don’t Get Mad … Get Even!
Wicked Disdain
Animal Me
Free Us All
Dead Inside
The Mark of Cain
In the Hall of the Hanging Serpents
Ora passiamo la parola agli ANDRY nati in Grecia nel 2022, forti della pubblicazione del debut album Skies uscito quest’anno, con questo progetto della frontwoman Andry Lagiou si cambia genere passando all’heavy-power metal.
I musicisti prendono posizione partendo sulle note di Do or Do Not, quando appare Andry colpiscecon il suo look abbagliante, con pantaloni di pelle nera e un vestito ricoperto di frammenti di specchio, inoltre con la seconda canzone Mistress of the Night si arma di frustino, indossando una maschera di brillantini in stile Maleficent.
L’artista si avvale di turnisti decisamente validi, Mickey Lixx è un fiume di riff taglienti e spiccati assoli, ai quali si fondono le melodie curate dal tastierista Fab Jablonski, e, ben sostenute dalle solide parti di batteria da parte di Hans in ‘t Zandt, infine Andry completa il sound con voce profonda e capace di forti acuti, purtroppo penalizzata perché risulta più bassa della musica.
La potenza del sound, l’affiatamento dei musicisti e le movenze sensuali di Andry, canzone dopo canzone riscuotono buoni consensi, gli applausi non mancano mai e i loro sforzi sono premiati sino a Burn, omaggio ai leggendari Deep Purple per chiudere in bellezza un’esibizione molto convincente.
Setlist:
Do or Do Not
Mistress of the Night
Skies
My Love
Black Love
Good Trip to Hell
Church Bells
Burn
Siamo giunti al momento tanto atteso, i fans non aspettano altro che il ritorno del grande Ellefson e non solo, preceduti dall’intro il primo ad entrare è il braccio destro Jeff Young accolto con clamore, purtroppo Chris Poland non parteciperà allo show, a seguire il cantante-chitarrista Chaz Leon, il batterista Fred Aching e ovviamente Ellefson.
Eccoci di fronte ai KINGS OF THRASH che riscaldano i motori con Into the Lungs of Hell, attaccando poi con Rattlehead seguita da altri classici tratti dai capolavori “Peace Sells…But Who’s Buying?“, “Killing Is My Business…And Business Is Good!“, “So Far, So Good, So What?“.
La macchina del tempo si è attivata e per i fans è un’incredibile tuffo nel passato, che li riporta agli albori di una mitica thrash metal band di nome Megadeth, suonati con passione da due elementi che per la band sono stati fondamentali.
Young è una fonte inesauribile di riff ed assoli micidiali, mentre suona ci sono momenti in cui sembra totalmente immerso nel suo strumento, altri dove non perde mai il contatto visivo con il pubblico, affiancato dalle possenti sei corde di Chaz.
Oltre ad un buon chitarrista Chaz si rivela un buon cantante, che ovviamente non cerca di emulare il solo ed unico Dave Mustaine, inoltre anch’esso rimane penalizzato in quanto sovrastato dalla musica, ma il viaggio nel passato continua senza interruzioni.
Fred senza pietà su picchia su piatti e pelli procedendo come un cingolato, ritagliandosi il suo momento di gloria con un assolo a metà del set, infine Ellefson tiene saldamente il tutto legato con le sue implacabili linee di basso.
Inutile dire che l’entusiasmo dei fans cresce sempre di più, nel sentire queste bombe lanciate a tutto spiano, inoltre quest’anno il disco “Youthanasia” compie trent’anni quindi colgono l’occasione, per aggiungere nel repertorio Train of Consequences e Victory, e, per fare uno strappo alla regola traggono Dawn Patrol da “Rust in Peace”.
Per finire la prima parte dello show, dal disco “Killing…” eseguono la celebre cover di Nancy Sinatra These Boots Are Made For Walking, prolungata con assolo di chitarra e una jam per poi ritirarsi per una meritata pausa, mentre i fans insaziabili reclamano altre canzoni.
I nostri non si fanno certo pregare, tornando all’attacco con la micidiale doppietta Wake Up Dead e Peace Sells, per un finale mozzafiato che non lascia scampo, avremmo voluto sentire altre canzoni ma purtroppo il viaggio nel tempo è terminato.
Ellefson, Young e compagni ci hanno fatto rivivere una grandiosa esperienza, accompagnati da urla e applausi i KINGS OF THRASH salutano e ringraziano lasciando il palco trionfalmente.
Questa sera il grande Ellefson con i KING OF THRASH e DIETH, ha servito ai fans una doppia portata di thrash metal che nessuno dimenticherà, complimenti agli ANDRY per la sferzata heavy-power, infine ringraziamo il Legend Club di Milano, Rocker Sound Agency e Soundsrock, per l’impegno dimostrato nell’organizzazione di questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
Into the Lungs of Hell (Megadeth cover)
Rattlehead (Megadeth cover)
The Conjuring (Megadeth cover)
Train of Consequences (Megadeth cover)
Victory (Megadeth cover)
502 (Megadeth cover)
Drum Solo
In My Darkest Hour (Megadeth cover)
Black Friday (Megadeth cover)
Dawn Patrol (Megadeth cover)
Skull Beneath the Skin (Megadeth cover)
Last Rites/Loved to Deth (Megadeth cover)
These Boots Are Made For Walking (Nancy Sinatra cover)
Encore:
Wake Up Dead (Megadeth cover)
Peace Sells (Megadeth cover)