BLACK WINTER FEST XVI – Live report @ Slaughter Club, Paderno Dugnano (MI) – 14-12-2024

BLACK WINTER FEST XVI Live report @ Slaughter Club, Paderno Dugnano (MI) – 14-12-2024
SARGEIST + UNFERNAL WAR + CORPUS CHRISTII + DRUDENSANG + INFERNAL ANGELS
Scritto da Cerutti Giacomo

Ben ritrovati allo Slaughter Club di Paderno Dugnano, per il tradizionale appuntamento con il celebre BLACK WINTER FEST, evento dedicato al black metal giunto alla 16th edizione, organizzato dalla Nihil Production, Daemon Star e Orion Agency, in collaborazione con Wine and Fog Productions.

Come gruppo di punta abbiamo i SARGEIST dalla Finlandia, il resto del ricco bill è composto da band nazionali ovvero gli UNVIAR, BLACK RAPTUS e INFERNAL ANGELS, mentre dall’estero abbiamo i DRUDENSANG, CORPUS CHRISTII e INFERNAL WAR.

Si prospetta una serata all’insegna della violenza più oscura ed estrema, la quale come sempre ha richiamato molti amanti del genere, tanti venuti apposta dall’estero giusto per sottolineare l’importanza di questo evento, vediamo come si è svolto lasciando la parola alle band.

Purtroppo questo pomeriggio il sottoscritto ha dovuto fare straordinario al lavoro, aggiungendo poi un’ora di viaggio arrivo che gli UNVIAR e BLACK RAPTUS hanno già terminato, anzi hanno già iniziato gli INFERNAL ANGELS.

Rapidamente entro nel locale e noto con piacere che c’è già parecchio pubblico, immerso nella gelida atmosfera black generata da questa band nata a Potenza e trasferitasi in seguito ad Ancona, la quale concentra il repertorio sul sesto ultimo disco cd Shrine Of Black Fire pubblicato nel 2023.

Il loro sound è dominato dalle chitarre di Nekroshadow e Apsychos, le cui ritmiche implacabili sono graffiate da fredde parti melodiche, e, amalgamate da torbide linee di basso tracciate da Asdraeth, mentre Postmortem tormenta piatti e pelli senza pietà.

Dalla nascita nel 2002 la formazione ha subìto tanti cambiamenti, l’unico originale è il frontman Xes che dimostra una buona interazione con il pubblico, catturato dal suo growl graffiante e grottesco che ben si abbina alla tetra coreografia con candelabri accesi.

I pezzi dell’ultimo disco come In the Silence ov Tehom e The Horizon Eats the Sun and Other Star, riscuotono buon successo e anche The Eternal Fire of Golachab e Beleth: Lord Of Chaos And Spiral tratte dal passato, con quest’ultima terminano un’esibizione sicuramente di forte impatto raccogliendo meritati applausi.

Setlist:
A Gateway to Purification
The Eternal Fire of Golachab
In the Silence ov Tehom
Fire as Breath
The Horizon Eats the Sun and Other Star
The Flame Burns Brighter in the Darkness
Beleth: Lord Of Chaos And Spiral


La serata prosegue con i primi ospiti internazionali, entrano in scena i DRUDENSANG nati nel 2013 in Germania accolti con un rumoroso benvenuto, sul palco si riaccendono le fiamme e con Hexntreyber danno ai presenti una scossa infernale.

Nel 2022 hanno pubblicato il debut album Tuiflsrijtt sul quale si basa il repertorio, inserendo anche Geistes Fluch, Sterbelicht e Die Watzmannsage tratte da precedenti EP, in generale anche il loro sound è altrettanto violento e lascia ben poco spazio alla melodia.

Una ritmica devastante si diffonde rapidamente grazie a Percht e un session member, potenziata dai dirompenti giri di basso da parte di Abortio, il tutto accompagnato da una tempesta di piatti e pelli generata da Nefastus, infine il frontman Krámpn impone il suo scream micidiale tenendo in pugno il pubblico aumentato.

Procedendo con tenacia e determinazione iniziano ad accendere il moshpit, nonostante la gelide tenebre del black metal l’atmosfera comincia a scaldarsi, grazie alla furia che sfocia dal palco dove sono esposti teschi e ossa a volontà.

Con Raserey der Krampen i tedeschi concludono una performance dirompente, alzando il livello della serata guadagnandosi notevoli consensi, possono congedarsi a testa alta lasciando il palco alla band successiva.

Setlist:
Hexntreyber
Tuiflsrijtt
Intro – Todesstoß
Seelengift
Geistes Fluch
Sterbelicht
Rutengang – Ritus der Habergoaß
Die Watzmannsage
Raserey der Krampen


Dalla Germania passiamo al Portogallo dove nel 1998, il cantante e polistrumentista Nocturnus Horrendus ha dato vita al progetto CORPUS CHRISTII, ben accolti dal pubblico sempre più numeroso prendono posizione investendolo con The Predominance.

Il muro di suono si fa sempre più spesso grazie alla potenza dei musicisti dei quali Nocturnus si avvale, a cominciare da J. Goat che sprigiona una ritmica spigolosa, rinforzata dagli schiaccianti giri di basso a cura di Koraxid e dalla terremotante batteria percossa da Andrecadente.

Il pubblico risponde con entusiasmo tra moshpit e corna al cielo, tenuti in pugno da Nocturnus e dal suo growl maligno, al quale in alcune canzoni si aggiunge quello di J. Goat, il repertorio è composto da brani come Fragmented Chaos Disharmony e From Here to Nothing, tratti dall’ultimo disco The Bitter End Of Old pubblicato nel 2022 ma avendone alle spalle altri otto non è possibile toccarli tutti.

I portoghesi decidono di fare una via di mezzo con il passato, suonando hit come Under Beastcraft e Become the Wolf , infine con Stabbed segnano la fine di un’altra esibizione devastante, raccogliendo urla ed applausi dal pubblico sempre più affamato.

Setlist:
The Predominance
Unearthly Forgotten Memory
Fragmented Chaos Disharmony
Under Beastcraft
The Fire God
Become the Wolf
I See, I Become
From Here to Nothing
For I Am All
Behind the Shadow
Stabbed


Siamo giunti alla penultima band della serata, ora spetta agli INFERNAL WAR impossessarsi del palco e senza indugi irrompono con Coronation, un’onda anomala investe la platea dato che il sound è sempre più feroce, poso anticipare che i polacchi non daranno un secondo di tregua.

Dalla nascita nel 1997 hanno all’attivo solo tre dischi, alcuni EP e split album, il repertorio sarà una miscela di tutto con la maggioranza di canzoni tratte dall’ultimo disco Axiom risalente al 2015, complessivamente il loro sound sarà tra i più violenti.

Triumphator e Zyclon sparano mitragliate di riff graffiate da assoli isterici, le linee di basso sferrate da Godcrusher ti ribaltano le viscere, alla batteria Stormblast il cui nome dice tutto fa tremare il palco sotto i suoi incessanti colpi, infine Herr Warcrimer sfodera un growl lacerante che alimenta ancor di più il moshpit.

Concedendosi pochissime pause procedono inarrestabili, dando al pubblico il colpo di grazia con Ściąć Nazarejczyka terminando un’esibizione travolgente, urla e applausi si sollevano mentre si ritirano a testa alta lasciando il palco ai tanto attesi headliner.

Setlist:
Coronation
Spill the Dirty Blood of Jesus
Into Dead Soil
Genocide Command
Crushing Impure Idolatry
Axiom
Assassins Of Peace
Paradygmat
Spears of Negation
Militant Hate Church
Ściąć Nazarejczyka


Per l’esercito di blackster che sta popolando lo Slaughter club, siamo giunti al culmine del festival con l’arrivo dell’ultima band, direttamente dalla Finlandia diamo il benvenuto ai terrificanti SARGEIST, presentandosi indossando tonache nere spezzano le urla dei fans attaccando con l’omonima Sargeist.

L’entusiasmo cresce immediatamente e non diminuirà mai, grazie all’oscura energia che si espande tramite l’agghiacciante ritmica lanciata da Shatraug e VJS, tenuta saldamente dalle spietate linee di basso emesse da Spellgoth, e, accompagnata da nur-i-siyah che picchia su piatti e pelli come un martello pneumatico.

Shatraug in quanto frontman, oltre alle corde della chitarra raschia le sue corde vocali emettendo uno scream diabolico, la combinazione dell’impatto sonoro e scenico conquista il pubblico, il quale si divide tra chi si scatena nel moshpit e chi rimane assorto all’ascolto.

Dalla nascita nel 1999 l’unico membro originale è Shatraug, i cambi di formazione sono stati tanti e quest’anno sono entrati Spellgoth e nur-i-siyah, che risultano ben integrati nell’insieme procedendo con tenacia e determinazione.

Dall’ultimo disco Unbound risalente al 2018 eseguono solo Death’s Empath, traendo poi canzoni dal resto della discografia in particolare dal debut album Satanic Black Devotion, in generale tutto il repertorio proposto sino alla conclusiva Black Fucking Murder, è stato ampiamente apprezzato con entusiasmo.

Senza dubbio i SARGEIST con la loro granitica esibizione, hanno saputo chiudere degnamente il BLACK WINTER FEST XVI, portandosi appresso da parte del pubblico pienamente soddisfatto, forti urla ed applausi mentre lasciano il palco avvolto nella tetra nebbia.

Posso confermare che il BLACK WINTER FEST XVI si è svolto nel migliore di modi, la partecipazione è stata attiva e numerosa, tutte le band hanno dato il meglio di loro mantenendo alto l’onore del black metal, e, brandendone fieramente il vessillo sullo Slaughter Club, ringraziamo la Nihil Production, Daemon Star e Orion Agency, assieme a tutto lo staff del locale per aver organizzato questo fantastico evento, ci vediamo alla prossima edizione!

Setlist:
Sargeist
Empire of Suffering
Black Treasures of Melancholy
Flame Within Flame
Kingdom Below,
Heretic Iron Will
Satanic Black Devotion
Death’s Empath
Reaping With Curses and Plague
The Shunned Angel
Returning to Misery & Comfort
Black Fucking Murder


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Giacomo Cerutti

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