FEUERSCHWANZ + ORDEN OGAN + DOMINUM live-photo report @ Live Music Club Trezzo sull’Adda (MI) 03-12-2024

FEUERSCHWANZ + ORDEN OGAN + DOMINUM
Live-photo report @ Live Music Club Trezzo sull’Adda (MI) 03-12-2024
Report di Cerutti Giacomo
Foto di Eric Dallari

Dopo la loro prima apparizione in Italia avvenuta al METALITALIA.COM FEST del 2023, gli stravaganti FEUERSCHWANZ fanno ritorno al Live Music Club Trezzo sull’Adda, per un’unica data del Fegefeuer Tour 2024 organizzata da Vertigo (attuale MC2 Live).

La folk metal band tedesca ovviamente non ù sola, sempre dalla Germania ad accompagnarli in quest’avventura abbiamo gli ORDEN OGAN, forti della pubblicazione del nuovo disco The Order Of Fear, infine gli emergenti DOMINUM ora vediamo come si ù svolta la serata con questa tripletta.

I fans piĂč temerari arrivano al locale nel primo pomeriggio, verso sera non raggiungono un gran numero rispetto alla capienza ma comunque incoraggiante, la transenna ovviamente viene rapidamente occupata e durante l’attesa la gente comincia ad occupare la platea.

Quando le luci si spengono uno alla volta entrano in scena i DOMINUM, il pubblico Ăš ancora poco numeroso ma sufficiente per dargli una degna accoglienza, che viene ripagata sulle note di Immortalis Dominum con la quale danno una prima scossa.

Nati nel 2022 hanno all’attivo il debut album Hey Living People uscito nel 2023, dal quale traggono tutto il repertorio tranne The Dead Don’t Die, che Ăš la titletrack del futuro disco che uscirĂ  il 27 dicembre, le tematiche dei testi sono gothic horror coerenti con i loro costumi, il frontman Dr. Dead si presenta in abito scuro con cilindro e una ferita in faccia, mentre i musicisti con maschere da zombie.

Il genere proposto Ăš un heavy-power tracciato dall’energica e graffiante ritmica di Tommy kemp, rinforzata dalle robuste linee di basso emesse da Patient Zero, mentre Victor Hiltop dĂ  un ulteriore spinta picchiando su piatti e pelli, infine Dr. Dead ha una voce pulita e ben sostenuta, a seconda dell’andamento delle canzoni puĂČ essere sottile e sinistra o piĂč marcata, inoltre i compagni contribuiscono ai cori.

Con il procedere dell’esibizione dimostrano una dinamica tenuta di palco, stagliandosi sulle pedane con cambi di posizione, sono molto coinvolgenti soprattutto il cantante che incita ad applaudire a tempo e a fare sentire le nostre voci, scherzando sul fatto che siamo ad un concerto metal e non di Umberto Tozzi.

La risposta generale del pubblico Ăš decisamente entusiasta, la band n’ù visibilmente felice dato che Ăš la loro prima volta in Italia, e, per scaldare ancora di piĂč l’atmosfera eseguono la celebre cover degli Scorpions Rock You Like a Hurricane cantata all’unisono.

Infine con Patient Zero concludono una performance di alto livello, conquistando i presenti che nel frattempo sono aumentati, raccogliendo meritati applausi e cori per aver assolto pienamente il compito di aprire la serata, facendola iniziare nel migliore die modi.

Setlist:
Immortalis Dominum
Danger Danger
Half Alive
Frankenstein
The Dead Don’t Die
Rock You Like a Hurricane (Scorpions cover)
We All Taste the Same
Patient Zero


Dopo questo ben riuscito riscaldamento ora le urla sono per gli ORDEN OGAN, preceduti dalla mascotte Alister Vale da loro inventata, prendono posizione irrompendo con F.E.V.E.R. portandoci nella loro dimensione power metal.

Sulla scena dal 1996 hanno richiamato a sĂ© una notevole schiera di fans, i quali con il procedere dell’esibizione danno gran supporto animando la platea con del moshpit, fomentati dalla dinamica presenza scenica, il dirompente sound e forza di coinvolgimento.

Quest’anno hanno pubblicato il nono disco The Order Of fear, dal quale traggono la titletrack, Conquest che riscuotono buon successo, e, in particolareMoon Fire dove il frontman divide la platea in due parti per cantare il ritornello, mentre dal passato traggono hit come Come With Me to the Other Side, Heart of the Android e Gunman tralasciando i primi tre dischi.

Sul palco regna una forte coesione, mentre Niels Löffler e Patrick Sperling sferrano potenti riff ed assoli, fondendo al power elementi folk e progressive amalgamati dalle tenaci linee di basso ad opera di Steven Wussow, mentre Dirk Meyer-Berhorn fa da motore propulsore dietro alle pelli.

A completare il tutto l’imponente Sebastian “Seeb” Levermann, cantante di grande spessore dalla voce oscura e graffiante, che mantiene vivo l’entusiasmo soprattutto nelle parti corali dove coinvolge il pubblico, che sovrasta addirittura il supporto vocale dei compagni.

L’apice si raggiunge con la conclusiva The Things We Believe In, cantata come un inno nazionale e durante la quale Steven, scende dal palco suonando a contatto con i fans in transenna, insomma un grandioso finale di un’esibizione che ha alzato ulteriormente di livello la serata, accompagnati da forti applausi gli OREN OGAN possono ritirarsi vittoriosi.

Setlist:
F.E.V.E.R.
Conquest
Come With Me to the Other Side
Forlorn and Forsaken
Moon Fire
Heart of the Android
The Order of Fear
Gunman
Let the Fire Rain
The Things We Believe In


Amanti del folk metal siamo giunti al culmine della serata, l’esercito di fans ù ormai schierato e pronto ad andare in battaglia con i loro idoli, non appena parte l’intro e compaiono le due performer che sventolano la loro bandiera, si solleva un tifo da stadio e mentre compaiono i FEUERSCHWANZ al completo parte l’ovazione.

Carichi al massimo attaccano con SGFRD Dragonslayer, bomba che fa esplodere un entusiasmo che rimarrà costante, grazie alla loro invidiabile tenuta di palco miscelata con la potenza sonora e spirito di divertimento, che sarà il filo conduttore dell’intero show.

Hans e Jarne rimangono stabili sulle pedane laterali alla batteria, mentre Hauptman Feuerschwanz, Prinz e Johanna macinano chilometri sul palco e stagliandosi dalle pedane frontali, i loro trucchi, costumi e le coreografie sono sempre curate rendendo tutto piĂč suggestivo.

Ogni canzone proposta sia del nuovo disco Warriors che dagli ultimi lavori Ăš un successo, come Memento Mori, Bastard von Asgard, Ultima Nocte, Kampfzwerg, Berzerkermode e Highlander giuste per citarne alcune, che travolgono il locale impossessandosi di ogni singolo spettatore.

Il loro folk metal cantato in tedesco dà una scarica di adrenalina, alimentata dai poderosi riff ed elettrizzanti assoli sprigionati da Hans, che viaggiano paralleli alle rocciose linee di basso da parte di Jarne, la ritmica s’intreccia con le soavi ma trascinanti melodie diffuse da Johanna al violino, infine Rollo picchia duramente facendo tremare la batteria.

Alla guida del plotone abbiamo Hauptman e il suo braccio destro Prinz, le loro corde vocali si legano saldamente al sound e si rivelano degli ottimi incitatori di folle, facendo applaudire a tempo, cantaere in coro e saltare senza tregua, inoltre Prinz arricchisce la parte folk destreggiandosi con la chitarra acustica, flauto e cornamusa.

Le affascinanti performer danno allo show ancora piĂč allegria e vitalitĂ , soprattutto durante la versione reinterpretata di Dragostea Din Tei degli O-zone, che trasforma il live in una festa in spiaggia mentre con la successiva Die Hörner hoch, diventa una festa di paese dov’ù impossibile stare fermi, con questa si ritirano per una meritata pausa acclamati dagli instancabili fans che reclamano altre canzoni.

Le quali non tardano ad arrivare, infatti tornano alla ribalta con la celebre cover dei Manowar Warriors of the World United, cantata dalla folla come un inno sacro seguito da Rohirrim e Das Elfte Gebot, con la quale finiscono uno show assolutamente memorabile sotto ogni aspetto.

Senza dubbio i FEUERSCHWANZ hanno segnato un secondo traguardo sul suolo italico, sperando che farà parte di una lunga serie cosicché torneranno spesso a trovarci per divertirci tutti insieme a suon di folk metal, sommersi da urla, cori ed applausi i tedeschi possono congedarsi in trionfo.

La serata ù sicuramente superato le aspettative, complimenti agli emergenti DOMINUM per aver dimostrato il loro valore acquisendo sicuramente molti fans, agli ORDEN OGAN per l’energia e la tenacia dimostrata.

Riguardo i FEUERSCHWANZ che altro dire? Vincitori assoluti per la passione e l’impegno dimostrato, esaltando ogni singolo spettatore dall’inizio alla fine conquistando il Live Music Club, ringraziamo la Vertigo (attuale MC2 Live) per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!

Setlist:
Intro
SGFRD Dragonslayer
Memento Mori
Untot Im Drachenboot
Metfest
Bastard von Asgard
Valhalla Calling (Miracle Of Sound cover)
Ultima Nocte
Schubsetanz
Kampfzwerg
Berzerkermode
Valkyren
Highlander
Uruk-Hai
Drum solo
Dragostea Din Tei (O-Zone cover)
Die Hörner hoch

Encore:‹
Warriors Of The World United (Manowar cover)
Rohirrim
Das Elfte Gebot


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Giacomo Cerutti

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