GREEN LUNG + UNTO OTHERS + SATAN’S SATYRS live report @ Legend Club di Milano 04-03-2025

GREEN LUNG + UNTO OTHERS + SATAN’S SATYRS live report @ Legend Club di Milano 04-03-2025
Scritto da Cerutti Giacomo

Ben ritrovati al Legend Club di Milano, dove la MC2 Live ha portato sul palco i GREEN LUNG grandi esponenti dello stoner, impegnati nell’“Heathen Neverland Tour 2025” con co-headliner gli UNTO OTHERS, band emergente del panorama heavy-gothic, infine in apertura abbiamo i SATAN’S SATYRS, pronti a scaldare il pubblico.


A causa del traffico milanese perdo le prime due canzoni dei SATAN’S SATYRS, nel locale c’è già un discreto pubblico e un’atmosfera viva, grazie al quartetto statunitense che dalla nascita nel 2009, hanno pubblicato l’anno scorso il quinto disco After Dark.

Dal nuovo lavoro eseguono Quick Quiet Raid, Iron & Ivy e Two Hands dando poi spazio ai pezzi vecchi, complessivamente il loro sound stoner evidenzia influenze doom e heavy, che fuoriescono dalle sei corde di Jarrett Nettnin e Morgan McDaniel, conferendo alle canzoni un andamento altalenante.

Alla batteria lo scalpitante Russ Yusuf accompagna la ritmica passando da parti costanti, lente e veloci, infine il fondatore Claythanas, lega il tutto con solide linee di basso e una voce pulita ed orecchiabile, le canzoni in generale risultano incalzanti e gli applausi non sono  mai mancati, sino ad Alucard con la quale terminano una buona esibizione dando alla serata la giusta spinta.

Setlist:
Thumper’s Theme
Full Moon and Empty Veins
Pulp Star
Black Souls
Quick Quiet Raid
Iron & Ivy
Two Hands
Show Me Your Skull
Alucard


Ora è il momento dei primi co-headliner, sempre dagli Stati Uniti prendono posizione gli UNTO OTHERS, l’accoglienza è calorosa e nel pubblico aumentato si nota un nutrito numero di fans, senza indugi partono con Butterfly tratta dalla terza creazione Never Neverland uscita l’anno scorso.

Il sound proposto è una miscela heavy-rock gotich, dalle tipiche sonorità anni ’80-’90 tracciate dalla tenace sezione ritmica, curata da Gabriel Franco e Sebastien Silva con l’inserimento di melodie e taglienti assoli, il frontman Gabriel accentua ulteriormente la tinta gotich, con la sua voce dal timbro grave e profondo talvolta spezzata da graffianti urla.

In questo tour purtroppo non può partecipare il bassista Brandon Hill, sostituito da Jamison Plamer militante nei Visigoth e Blood Star, il quale si dimostra un buon elemento amalgamando perfettamente la ritmica, a completare il sound il martello Colin Vranizan calibra la sua potenza in base all’andamento delle canzoni.

Passando dalle lente ed oscure Jackie e Can You Hear the Rain alle travolgenti Momma Likes the Door Closed, Flatline e Heroin, ed altrettante dal ritmo ben sostenuto ne traggono da tutti i dischi, dimostrando una dinamica tenuta di palco, sinergia ed interazione, ripagata con entusiasmo dall’audience catturato dall’inizio alla fine sino a Give Me To The Night, con la quale terminano uno show di alto livello aprendo la strada agli ultimi co-headliner.

Setlist:
Butterfly
Momma Likes the Door Closed
Nightfall
Fame
Jackie
Double Negative
Suicide Today
Raigeki
Why
It Doesn’t Really Matter
Can You Hear the Rain
Heroin
When Will God’s Work Be Done
Time Goes On
Flatline
Pet Sematery (RAMONES cover)
Dragon, Why Do You Cry?
Give Me To The Night


Per il rush finale si ritorna sul binario dello stoner, i fans sempre più numerosi sono in febbricitante attesa, mentre lo staff allestisce il palco con simboli che richiamano l’horror, infatti i loro testi e video sono influenzati dai film horror folk degli anni ’60 e 70’.

Preceduti dall’intro ecco i GREEN LUNG fare un ingresso trionfale, le urla dei fans vengono sovrastate dalle note di Woodland Rites. Immediatamente la platea si accende trasportata dalla loro potenza sonora, assorbendo le nuove canzoni come Mountain Throne, The Forest Church e la particolare Song of the Stones, unico pezzo lento dove il bassista Joseph Ghast suona il tamburo e contribuisce vocalmente, tratte dal terzo nuovo disco This Heathen Land del 2023.

Ovviamente apprezzate anche quelle dei precedenti lavori come Templar Dawn, Call Of The Coven, Graveyard Sun e Old Gods, ma in generale ogni singola nota musicale e vocale è acclamata con fervore, grazie alla dirompente sezione ritmica scaturita da Scott Black, che miscela abilmente stoner, doom, metal e rock, rendendo le canzoni variabili dal lento al costante all’esplosivo.

La ritmica è saldamente legata dai profondi e ben marcati giri di basso tracciati da Joseph, arricchita dalle calde melodie dell’abile John Wright all’organo, mentre Matt Wiseman picchia su piatti e pelli con precision, delicatezza ed aggressività a seconda dell’andamento delle canzoni.

Dalla nascita nel 2017 a parte un cambio di bassista, gli inglesi hanno mantenuto una formazione molto compatta, sul palco ogni elemento funziona perfettamente ed a completare l’insieme, il carismatico frontman Tom Templar cha avvolge i fans con la sua particolare voce, che sembra la fusione tra quella di Ozzy Osbourne e Robert Plant.

Con grande determinazione completano la prima parte dello show, e, dopo una breve pausa tornano per la gioia degli insaziabili fans, con altre quattro canzoni iniziando con The Harrowing e chiudendo con One For Sorrow, un’esibizione di alta qualità sotto ogni aspetto che ha pienamente soddisfatto il pubblico, il quale li acclama a gran voce mentre i nostri eroi si congedano a testa alta, ringraziamo la MC2 Live per aver centrato ancora il bersaglio con un fantastco evento. Alla prossima!

Setlist:
Woodland Rites
Mountain Throne
Templar Dawn
Call Of The Coven
Song of the Stones
The Forest Church
Hunters in the Sky
Maxine (Witch Queen)
Graveyard Sun

Encore:
The Harrowing
Old Gods
Let The Devil In
One For Sorrow


Commenti

Giacomo Cerutti

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Click here to connect!