OVER THE TOP FEST live report @ Legend Club di Milano – 05-04-2025

OVER THE TOP FEST live report @ Legend Club di Milano – 05-04-2025
Scritto da Cerutti Giacomo

Ben ritrovati al Legend Club di Milano, dove la Cerberus booking ha organizzato l’OVER THE TOP, un evento all’insegna del metallo classico con headliner i DEMON, capitanati da Dave Hill le leggende della NWOBHM, fanno ritorno nel nostro paese da quasi dieci anni di assenza.

Il resto del bill è composto da band di tutto rispetto del panorama tricolore, i mitici SKANNERS che non hanno bisogno di presentazioni, mentre dal vaso calderone dell’underground sono stati scelti i WITCHUNTER, LAST REBELS e URAL, pronti a rendere questa serata davvero speciale.



L’onore di aprire la serata spetta agli URAL, quando entrano in scena è presente un discreto pubblico, attaccando con Crossearth ci sbattono in faccia il loro thrash metal, un’iniezione di violenza dal sapore old school ideale per dare alla serata la giusta spinta.

Dalla nascita nel 2010 a Torino hanno pubblicato nel 2023 il terzo disco Psychoverse, dal quale traggono Blood Red Sand, Uncanny Valley e altri due pezzi, avendo poco tempo a disposizione cercano di spaziare il più possibile, tralasciando il primo disco eseguono tre pezzi dal secondo, mentre dall’EP Cyber Requiem suonano Fake Reality seguita da Virtual Sleep, inoltre colgono l’occasione per regalarci in anteprima gli inediti Unleash The Bastards e Extreme Paranoia.

Generalmente ogni canzone ottiene buoni riscontri, grazie alla dinamica tenuta di palco e alla potenza del sound, dove i fulminanti riff ed assoli di Alex Gervasoni e Luca Maggi, sono legati dalle rombanti linee di basso ad opera di Stefano Cipriano Moliner, mentre il martellante Filippo Torno dietro alle pelli spinge sull’acceleratore.

Al centro della scena lo scatenato Andrea Calviello ci aggredisce con urla graffianti, incitando i presenti con grinta e passione mentre procedono diretti senza sbavature, il supporto dei presenti non è mai mancato i loro sforzi sono ripagati con applausi.

Con Mind Control terminano questa botta iniziale, fungendo da rampa di lancio per l’OVER THE TOP FEST, questi ragazzi hanno tanta voglia di spaccare e sicuramente il nuovo disco in lavorazione, sarà una cannonata per tutti gli amanti del genere e sicuramente durante il loro mini-tour in corso accresceranno il numero di fans.

Setlist:
Crossearth
Blood Red Sand
Heritage
Uncanny Valley
Nightmare
Unleash The Bastards (inedito)
Extreme Paranoia (inedito)
So What?
Fake Reality
Virtual Sleep
Mind Control


La serata prosegue con i LAST REBELS nati nelle Marche nel 2010, accolti calorosamente dal pubblico leggermente aumentato, iniziano con Outlaw portandoci sul binario dell’heavy/rock and roll, posso anticipare che sarà un viaggio ad alta tensione.

Avendo all’attivo due dischi, dedicano la prima parte del set al secondo lavoro Outlaw, la seconda al debut album Bite Tonight mentre a metà esibizione piazzano l’inedito Fake Lion, contagiando tutti con grande energia macinando un pezzo dopo l’altro.

Il power trio sfodera un sound degno della scuola dei Motorhead, ma con un songwriting più raffinato tracciato dai riff ed assoli scaturiti da Alex Ricciuletor, che da incalzanti divengono travolgenti a seconda dei pezzi, abbinate ai vortici di basso scagliati dal frontman Cius Mefisto, oltre alla sua voce grezza ed abrasiva.

Infine alla batteria il motore Bloodoildrinker Bastià Warlust pesta come un dannato, pezzo dopo pezzo l’entusiasmo cresce e i marchigiani ricevono copiose urla ed applausi, con Indian’s Revenge ci danno la sberla finale preparandoci alla band successiva.

Setlist:
Intro
Outlaw
On The Road Again
Buffalo Brother
Remember The Evil
Fake Lion (inedito)
Rock’n’Roll Milf
Sex, Drinks At Rock Café
Bite Tonight
Indian’s Revenge


Ora passiamo la parola ai WITCHUNTER portatori di heavy-speed metal dal 2007, preceduti dall’intro prendono posizione e sulle note di Metal Dream, title track dell’ultimo terzo disco uscito nel 2022, cominciano subito a farci scapocciare.

La loro potenza si diffonde rapidamente, mentre ci perforano i timpani con un sound dirompente, le chitarre di Silvio “Chuck” Verdecchia e Federico “Ace” Iustini sono affilate come rasoi, sferrano riff ed assoli senza sosta tenuti saldamente dalle linee di basso emesse da Fabrizio Rosati, accompagnati dalle esplosive parti di batteria da parte di Luca Cetroni.

Sul palco regna una forte sinergia, al cui centro il frontman Steve Di Leo completa il tutto con voce marcata capace di forti acuti, conferendo un tocco scenografico durante Lucifer’s Blade indossando l’omonima maschera, mentre per il palco si aggirava una lugubre figura mascherata da teschio.

Tenaci ed agguerriti sparano cannonate da tutti i dischi, oltre a Hell For Leather tratta dal primo demo del 2008, il pubblico aumentato è assolutamente entusiasta, li acclama costantemente con urla, applausi e cori d’incitamento, al punto che alla fine della conclusiva Hold Back The Flame, uno spettatore prende Steve per le gambe buttandolo sul pubblico.

Uno stage diving forzato ma apprezzatissimo come finale di una performance di forte impatto, gli abruzzesi ci hanno dato una carica pazzesca, spianando degnamente la strada per l’ultima band italiana.

Setlist:
Intro
Metal Dream
Crystal Demons
The Breath Of Satan
Witchunter
Lucifer’s Blade
Hell For Leather
Hold Back The Flame


Ora dall’Abruzzo si passa al Trentino dove nel 1982 è nata una colonna portante dell’heavy metal, loro sono gli iconici SKANNERS capitanati dall’inossidabile Claudio Pisoni, la loro entrata in scena scalda subito gli animi e senza indugi attaccano con Welcome To Hell.

Una colata di acciaio si riversa in platea investendo i fans e riportandoli negli anni ’80, carichi al massimo i nostri bombardano con Metal Party, Starlight, Pictures Of War e Blood In My Eyes giusto per citarne alcune, traendo da tutti i dischi tranne l’ultimo Temptation (peccato!).

L’accoppiata Fabio Tenca e Walter Unterhauser lanciano riff incandescenti ed assoli roventi, le note di basso da parte di Tomas Valentini sono pugni nello stomaco, mentre Christian Kranauer alla batteria fa tremare incessantemente il palco.

La tenacia e passione con cui suonano ancora oggi è impressionante, tra loro c’è sempre un forte affiatamento completato da Claudio,un concentrato di energia e carisma dalla voce fotonica, il suo potere di coinvolgimento cattura l’intero audience che risponde euforico, con urla, corna al cielo e cori d’incitamento.

Purtroppo il tempo è tiranno e con Fight Back finisce questo trionfo dell’heavy metal, come sempre la band di Bolzano si è rivelata una garanzia sotto ogni aspetto, raccogliendo ottimi riscontri si congedano vittoriosi, chiudendo con classe la compagine italiana del bill e lasciando il palco ai tanto attesi headliner.

Setlist:
Intro
Welcome To Hell
We Rock The Nation
Metal Party
Starlight
Factory Of Steel
Pictures Of War
Turn It Louder Now
Blood In My Eyes
Hard And Pure
Fight Back


Dopo aver assistito all’esibizioni delle nostre band che hanno alzato sempre più il livello della serata, ora raggiungiamo l’apice con l’arrivo dei tanto attesi ospiti, i fans sono in fibrillazione e l’attesa sembra infinita, finalmente le luci si spengono e possiamo dare un caldo e rumoroso benvenuto ai leggendari DEMON.

Armati dei loro strumenti irrompono con la celebre Night of the Demon, di fronte a queste pietre miliari l’atmosfera si riscalda all’istante, l’emozione fa dimenticare che è passata quasi una decade dal loro ultimo passaggio in Italia, dalla nascita nel 1979 la formazione ha subìto molti cambiamenti consolidandosi nel corso degli anni 2000, eppure eccoli qua freschi ed energici a regalare emozioni soprattutto ai fans più nostalgici.

Dal nuovo disco Invincible pubblicato l’anno scorso, suonano solo Face The Master dopodiché avendo una vasta discografia, traggono classici solo dai primi sette dischi come Sign of a Madman, The Plague e Remembrance Day (A Song for Peace) e altre gemme preziose, facendo assaporare il gusto prelibato dell’hard’n’heavy classico sino al prog e AOR.

David Cotteril e Paul Hume diffondono riff ed assoli sia mordenti che melodici, amalgamati dalle profonde linee di basso tracciate da Paul “Fasker” Johnson, dietro alle pelli Neil Ogden calibra la sua potenza dando ad ogni canzone la giusta spinta, mentre Rick Benton tastierista dei Magnum entrato nella band l’anno scorso, arricchisce con melodie conferendo sia dolcezza che pathos.

Ogni elemento funziona alla perfezione e al centro abbiamo il capitano Dave Hill, con grande eleganza e disinvoltura attrae i fans come un magnete, ammaliandoli con la sua voce focosa e forza di coinvolgimento, infatti l’entusiasmo cresce esponenzialmente sino a Don’t Break the Circle.

Acclamati con cori d’incitamento i DEMON si concedono una breve pausa, tenendo in serbo la cannonata One Helluva Night per un finale mozzafiato, con questa i mostri sacri salutano e ringraziano di cuore i fans, che li sommergono di urla ed applausi per la magistrale esibizione, la punta di diamante che ha permesso il coronamento dell’OVER THE TOP FEST.

Anche stavolta la Cerberus Booking ha colto nel segno, facendo trionfare l’heavy metal al Legend Club, complimenti all’organizzazione e a tutto lo staff, congratulazioni a tutte le nostre band che hanno versato sangue e sudore, mantenendo alto l’onore del metallo italiano, e, riguardo i DEMON immensi complimenti per aver fatto sognare ogni singolo spettatore. Alla prossima!

Setlist:
Intro
Night of the Demon
Hurricane
Sign of a Madman
The Plague
Nowhere to Run
Face the Master
Remembrance Day (A Song for Peace)
The Spell
Liar
Life on the Wire
Don’t Break the Circle

Encore:
One Helluva Night


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Giacomo Cerutti

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