Si fanno sempre tante congetture sul tempo che passa, su come dovrebbe passare, su come dovremmo invecchiare e come ci dovremmo comportare al riguardo. Ma la verità è che non si faranno mai abbastanza considerazioni, o quantomeno non ci si chiarisce mai sul perché non ci piaccia l’ idea di invecchiare, ma sopportiamo benissimo l’abitudine a non essere noi stessi. Ecco, forse può sembrare una cosa buttata lì, ma credo che la grande forza di Loredana Bertè sia proprio sempre stata questa, e cioè essere sempre stata fedele a sé stessa, alla sua follia se vogliamo colorare i contenuti, lì dove follia forse poteva risultare in un comportamento eccentrico, quando la realtà è semplicemente quella di una persona senza filtri, un’artista che vive in maniera creativa la sua vita, lo ha sempre fatto sempre lo farà. E allora la Cavea dell’Auditorium di Roma perché era piena stasera? Solo perché è una grandissima cantautrice, una grandissima interprete? Non credo, Loredana Bertè rappresenta quello che tutti in fondo vorremmo essere almeno un giorno nella nostra vita, e sono molto felice che lei sia ancora qui a gridare a tutti che quanto sia possibile esserlo. La voce e la grinta per urlarcelo addosso ce l’ha ancora tutta.
In apertura: Guernika
























