THE FLOWER KINGS + NEAL MORSE & THE RESONANCE live report @ Phenomenon Club – Fontaneto D’agogna (NO) – 15-06-2025
Scritto da Cerutti Giacomo
Stasera al Phenomenon Club di Fontaneto D’Agogna, si terrà una serata all’insegna del progressive-rock targata BAM Booking,il palco sarà calcato da un caposaldo assoluto e una band iconica del genere, per l’ultima data del loro tour europeo il maestro NEAL MORSE con il suo nuovo progetto NEAL MORSE & THE RESONANCE, assieme ai THE FLOWER KINGS capeggiati dal cantante e chitarrista Roine Stolt.
Quando il locale apre non è presente molta gente, i fans più accaniti ovviamente vanno sottopalco, altri preferiscono goderselo seduti ai tavolini laterali alla platea, durante l’attesa l’affluenza aumenta discretamente, ma ecco i THE FLOWER KINGS prendere posizione accolti calorosamente.
I due frontman Roine Stolt e Hasse Fröberg,introducono allo show usando degli strumenti a percussione di tipo idiofono, dei quali uno viene dato ad una spettatrice in prima fila per il gusto di provare, dopodiché partono con We Claim the Moon, questa e le seguenti tre canzoni sono tratte dal nuovo disco Love pubblicato lo scorso maggio, il diciottesimo della loro carriera iniziata nel 1994.
Nella seconda metà dell’esibizione danno spazio al passato, proponendo Last Minute on Earth, Big Puzzle e The Dream, purtroppo non hanno potuto spaziare molto sull’ampia discografia, vista la lunga durata di alcune canzoni rispetto al tempo a disposizione, ma vi posso assicurare che ogni singola nota è stata letteralmente assorbita.
Roine Stolt e Hasse Fröberg ci fanno viaggiare parallelamente sulle corde delle chitarre e quelle vocali, creando ritmiche dall’andamento sia dolce che incalzante, mentre le loro voci sia singole che in duetto dalla timbrica soffice ma anche marcata, alleggiano nella platea accarezzando i fans arricchite dalle melodie tracciate dal talentuoso tastierista Zach Kamins, che si cimenta anche in un favoloso assolo.
Hasse in base ai brani si destreggia pure con vari strumenti a percussione, mentre Michael Stolt amalgama il tutto con morbide linee di basso, infine Mirko De Maio a seconda dell’andamento della ritmica, picchia su piatti e pelli calibrando perfettamente la potenza, costituendo una solida base che sostiene l’intero sound.
Ogni musicista con il proprio strumento, percorre un viaggio che s’intreccia con gli altri, rendendo i pezzi sia melodici sia intensi catturando nella fitta rete del prog-rock il pubblico, il quale è sempre attento all’ascolto di questi mostri sacri, dando il proprio supporto applaudendo a tempo e ripagando l’intero repertorio con entusiasmo sino alla conclusiva The Dream.
Gli svedesi hanno sicuramente dimostrato di essere un’ottima rampa di lancio, accompagnati con applausi ampiamente meritati, possono lasciare degnamente il palco ai tanto attesi headliner.
Setlist:
We Claim the Moon
How Can You Leave Us Now!?
Considerations
The Elder
Last Minute on Earth
Piano solo
Big Puzzle
The Dream














Dopo questo prezioso riscaldamento, i fans aumentati non vedono l’ora di acclamare il loro idolo, durante il cambio palco la tensione cresce, e, quando finalmente i NEAL MORSE & THE RESONANCE entrano in scena si solleva un boato che viene ricambiato sulle note di Eternity In Your Eyes, canzone che apre il debut album No Hill for a Climber pubblicato nel novembre 2024.
Con ben venti minuti di durata questo primo brano trasporta l’audience in un’altra dimensione, per questo progetto Neal ha voluto con sé giovani e talentuosi musicisti della sua zona, la sua ineguagliabile esperienza l’ha portato a scegliere ottimi elementi, che nell’insieme formano una caleidoscopica trama progressive-rock.
Johnny Bisaha oltre ad un buon chitarrista si rivela un eccellente cantante, dalla voce calda, melodiosa e di forte estensione, che si abbina perfettamente a quella di Neal e compagni nelle parti corali, Andre Madatian alla seconda chitarra mostra tutta la sua bravura e la sua voce rinforza i cori.
Ad impreziosire la ritmica ecco il tastierista Nathan Girard, che espande melodie creando un tenue sottofondo e contribuendo ai cori, mentre CJ Fiandra consolida il tutto grazie a fluidi giri di basso, talvolta ritagliandosi il suo spazio come cantante dal timbro graffiante, infine Andrew Delph si destreggia alla batteria con intricati cambi di tempo di potenza variabile.
Sono un insieme d’ingranaggi ben oliati di una perfetta macchina da live, grazie alla notevole tenuta di palco per dinamicità e coesione, oltre al costante potere di coinvolgimento verso i fans in estasi, al centro della scena ovviamente abbiamo l’inossidabile Neal Morse.
Con immensa padronanza si cimenta alla chitarra elettrica ed acustica, ma principalmente alla tastiera, creando atmosfere mistiche ed intense completate dalla sua profonda e marcata voce, catalizzando con carisma ogni singolo spettatore, trasportandolo ad un livello sensoriale superiore.
Il pubblico totalmente assorto dall’esibizione osserva con sguardo contemplativo, senza mai far mancare il supporto con applausi a tempo e a fine canzone, è ciò che si meritano musicisti del loro calibro che sul palco trasudano passione, divertendosi e regalando forti emozioni.
Con No Hill For a Climber si giunge alla conclusione, che consiste in ben altri 28 minuti di pura magia, ma se pensate che sia finita vi sbagliate! Neal e compagni hanno in serbo una terza parte dello show, dopo una breve pausa tornano più carichi di prima eseguendo Renegade cover degli Stix, dopodiché chiamano sul palco Roine Stolt per suonare due canzoni dei Transatlantic, supergruppo di cui Roine e Neal fanno parte.
A questo punto si raggiunge l’apoteosi, si notano sguardi sognanti e altri che piangono di commozione, un finale superlativo che solo dei fenomeni come loro potevano dare, accompagnati da una pioggia di applausi i nostri eroi si ritirano vittoriosi, ringraziamo la BAM BOOKING per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
Eternity In Your Eyes
Thief
Ever Interceding
No Hill For a Climber
Encore:
Renegade (cover Styx)
Rose Colored Glasses (Transatlantic) con Roine Stolt
Stranger In Your Soul part I e VI (Transatlantic) con Roine Stolt



















