WONDERGATE FESTIVAL – Day 3: APOCALYPTICA, TARJA and more (Testo e foto di Giovanni “GianRock” Cionci)
Eccoci giunti alla cronaca della terza ed ultima serata del Metalgate, la branca metal del Wondergate Festival, tenutasi lo scorso 24 Agosto nella splendida cornice di Marina di Altidona (se avete perso la nostra cronaca di primo e secondo giorno, potete trovarle QUI e QUI, rispettivamente). La serata è stata il culmine di un’edizione straordinaria che ha saputo mescolare generi musicali diversi in un unico, travolgente flusso di energia. I fortunati spettatori hanno potuto infatti assistere a un susseguirsi di performance indimenticabili, tra rock, metal e sonorità classiche, con artisti di grande calibro internazionale e talenti emergenti.
ASPHODELIA
Ad inaugurare il palco del festival sono gli Asphodelia, band che riesce a costruire un’atmosfera ricca di emozione sin dalle prime note. Il loro sound, un mix di gothic metal e sonorità atmosferiche, cattura immediatamente l’attenzione del pubblico con una performance incentrata sulle atmosfere cupe e oniriche. La cangiante voce di Samuela Fuiani, in grado di passare con disinvoltura dal clean di stampo lirico allo scream, crea un contrasto affascinante con le chitarre potenti e i riff malinconici di Ruggero Doronzo e Davide Ricciardi. Sebbene siano l’opening act, la band sa come far emergere la propria personalità, preparando il pubblico ad una serata che si rivelerà carica di emozioni. Bravi!








NASTYVILLE
Netto cambio di passo con i Nastyville, band dal sound energico e dalla carica esplosiva (ricordate? li avevamo già incontrati qualche mese fa in apertura agli Steel Panther QUI). Con il loro rock grezzo e aggressivo, incantano il pubblico con una performance adrenalinica, capace di coinvolgere ogni spettatore. La presenza scenica del frontman Mark Lee è semplicemente straordinaria, con un’interpretazione vocale potente e carica di emozione, che scuote letteralmente il pubblico. Ogni brano è eseguito con tale intensità da lasciare senza fiato, mantenendo sempre alta l’energia. Il loro set sicuramente sorprende per l’impatto viscerale, facendo risaltare una band che non ha paura di osare: sembra quasi di assistere ad una performance dei Mötley Crüe dei tempi d’oro. Non c’è che dire: eccezionali!










AQVILEA
E’ il momento degli Aqvilea che, al contrario, portano sul palco una performance più riflessiva e meno esplosiva. Con tanto di costumi ad hoc, trasportano gli spettatori in epoca romana, con brani incentrati su episodi cardine della storia dell’Urbe. La loro musica risulta tecnicamente impeccabile, con arrangiamenti molto curati e una performance solida, tuttavia la band appare un po’ statica sul palco. La loro presenza scenica non riesce ad essere altrettanto magnetica quanto quella dei Nastyville, risultando più introspettiva, ma senza lasciare lo stesso impatto sul pubblico. Le loro melodie intense e i testi evocativi, però, vengono sicuramente apprezzati da chi cerca un’esperienza più contemplativa all’interno di un festival altrimenti ad alta energia. Il talento c’è: ci aspettiamo ottime cose da loro in futuro!









TARJA
Alla caduta dell’Impero Romano, giunge finalmente uno dei momenti più attesi della serata, con l’esibizione di Tarja Turunen: la Regina conquista il palco dal primo istante con la sua inconfondibile classe e potenza vocale. La cantante finlandese, ex frontwoman dei Nightwish, fa vibrare ogni angolo dell’arena con la sua voce impeccabile, inarrivabile, perfettamente a suo agio sia con il suo repertorio solista che con i classici della sua ex band (le intramontabili Wishmaster e Nemo). Il suo set è una maestosa alternanza tra ballate melodiche e momenti epici, tutti arricchiti dalla sua straordinaria tecnica vocale: in poche parole, Tarja conferma, come sempre, il suo status di regina indiscussa del metal sinfonico. L’intensità della sua esibizione fa impazzire tutti i presenti, resi raggianti dall’opportunità di ascoltare dal vivo una delle voci più iconiche del genere. Inarrivabile!
Questa la setlist dello show:
- Eye of the Storm
- Demons in You
- Dark Star
- Undertaker
- Silent Masquerade
- Wishmaster
- I Walk Alone
- Victim of Ritual
- Dead Promise
- Nemo
- Until My Last Breath















APOCALYPTICA
A chiudere la serata sono gli Apocalyptica, che offrono al pubblico uno spettacolo a dir poco memorabile, eseguendo un set interamente dedicato alle loro vecchie e nuove cover dei Metallica. Con il loro inconfondibile stile, che fonde il metal con la musica classica, gli Apocalyptica regalano una versione unica delle canzoni più iconiche della band californiana, da Enter Sandman a Master of Puppets, da The Call of Ktulu (dedicata all’indimenticabile Cliff Burton) a One, da Nothing Else Matters a Seek and Destroy, rispolverando persino l’osteggiata St. Anger. Il virtuosismo dei tre folli violoncellisti finlandesi, Eicca Toppinen, Perttu Kivilaakso e Paavo Lötjönen accompagnato dalla batteria di Mikko Kaakkuriniemi, dà nuova vita a questi storici brani, trasformandoli in veri e propri capolavori strumentali. La tecnica impeccabile, la passione e l’intensità che la band trasmette durante l’esibizione lascia senza fiato il pubblico, in un’esplosione di applausi e grida di approvazione. La loro capacità di rendere epici brani già leggendari consacra gli Apocalyptica come una delle realtà più affascinanti del panorama metal mondiale. Speriamo di vederli presto di nuovo in Italia anche con i loro splendidi brani. Immensi!












In conclusione, il terzo giorno del Wondergate Festival è stato un viaggio tra emozioni forti e diverse sfumature musicali, un susseguirsi di performance che hanno soddisfatto ogni tipo di appassionato. Dalla potenza dei Nastyville alla regalità di Tarja Turunen, passando per la magia degli Apocalyptica e le interessanti proposte di Aqvilea ed Asphodelia, il pubblico ha vissuto un’esperienza unica. Un festival che ha confermato il suo ruolo da protagonista nel panorama musicale italiano ed internazionale, capace di proporre un mix di artisti che sono riusciti a emozionare e sorprendere in egual misura.
Non vediamo l’ora che arrivi il prossimo anno, per scoprire cosa bolle nel pentolone degli organizzatori.
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