KILLSWITCH ENGAGE + FIT FOR AN AUTOPSY + DECAPITATED + EMPLOYED TO SERVE live report @ Fabrique (MI) 04-10-2025
Scritto da Cerutti Giacomo
Dopo tanti anni di assenza dall’Italia, la MC2 Live ha riportato i capostipiti del metal core statunitense, i formidabili KILLSWITCH ENGAGE, forti della pubblicazione del nono disco This Consequence pubblicato quest’anno, in questo tour sono accompagnati da band di grande calibro, i devastanti FIT FOR AN AUTOPSY e DECAPITATED con in apertura gli EMPLOYED TO SERVE.
Un piatto ricco per tutti gli amanti del genere, che parteciperanno a quest’unica imperdibile data al Fabrique di Milano, i primi fans arrivano sul posto molto presto e quando aprono i cancelli c’è già un discreto numero di persone.
Durante l’attesa il locale comincia a popolarsi, e, quando entrano in scena gli opener EMPLOYED TO SERVE, ben accolti dai presenti senza indugi danno inizio alla serata con Treachery, tratta dal nuovo quinto disco Fallen Star pubblicato quest’anno.
Il progetto nasce a Woking nel 2011 come duo grindcore, composto dalla cantante Justine Jones e dal chitarrista Sammy Urwin, dopo i primi due EP hanno ampliato la formazione nel 2013 variando genere, con il procedere dell’esibizione nel loro sound si notano varie influenze dal thrash al death e dal metalcore al Nu metal.
La tagliente ritmica tracciata dall’accoppiata Sammy e David Porter, è resa compatta dalle solide linee di basso curate da Nathan Pryor, mentre le spietate parti di batteria lanciate da Casey McHale, conferiscono ulteriore potenza che culmina con il graffiante scream di Justine, con l’apporto vocale aggiunto dal growl di Sammy.
La tenuta di palco è dinamica nonostante la maggior parte dello spazio, sia occupata dalle batterie delle altre band, Justine si rivela coinvolgente e complessivamente gli inglesi riescono a scaldare il pubblico, oltre alle canzoni nuove dal passato traggono Force Fed e Sun Up to Sun Down, in generale apprezzate.
Con la conclusiva Whose Side Are You On?, sale sul palco per un featuring proprio Jesse Leach dei Killswitch Engage, sicuramente hanno ben assolto l’arduo compito di aprire la serata, raccogliendo meritati applausi possono lasciare a testa alta il palco alla band successiva.
Setlist:
Treachery
Atonement
Force Fed
Sun Up to Sun Down
Now Thy Kingdom Come
Whose Side Are You On?

È giunto il momento di una band iconica del metal estremo polacco, solamente il nome incute paura loro sono i famigerati DECAPITATED, i quali spezzano le urla del numeroso pubblico sulle note di Cancer Culture, titletrack del loro ultimo disco pubblicato nel 2022.
Il livello di pesantezza sale all’istante, alimentato dal loro sound death-groove sprigionato dalle sei corde di Waclaw Kieltika “Vogg”, pilastro della ritmica ed unico membro originale dal 1996, i suoi riff di cemento armato scolpiti da assoli, viaggiano paralleli alle corazzate linee di basso sferrate da Pawel Pasek (session member dal 2021).
Dalla nascita ad oggi hanno cambiato molti componenti, Eemeli Bodde entrato nella band l’anno scorso al posto di Rafal Piotrowski, si dimostra un degno sostituto imponendo il suo profondo growl, mentre James Stewart alla batteria è un vero e proprio martello pneumatico.
Sono una miscela di potenza e precisione, procedendo con poche pause mantengono sempre le loro posizioni, Eemeli tiene in pugno il pubblico incitando circle pit e wall of death, ai quali rispondono con entusiasmo scatenandosi per l’intera esibizione.
Il loro tempo a disposizione è ridotto quindi danno maggior spazio all’ultimo disco, mentre dal precedente Anticult eseguono Earth Scar e Never, mentre dagli albori quando suonavano technical death traggono Spheres of Madness, infine con Iconoclast segnano la fine di un’esibizione ad alto voltaggio, accompagnati da urla ed applausi possono ritirarsi degnamente.
Setlist:
Cancer Culture
Just a Cigarette
Earth Scar
Never
Spheres of Madness
Suicidal Space Programme
Iconoclast

Ora la situazione diventa pericolosa, direttamente dal New Jersey ecco sopraggiungere i FIT FOR AN AUTOPSY, pronti a fare tremare il locale con il loro terrificante deathcore, accolti con entusiasmo irrompono con Lower Purpose, investendo il locale come un’inarrestabile onda d’urto.
Un concentrato di furia e violenza si riversa in fiumi di riff dirompenti ed affilati assoli, grazie agli artiglieri Pat Sheridan eTim Howley affiancati dal Peter “Blue” Spinazola, session member che sferra linee di basso che rimbombano nello stomaco, mentre Josean Orta è un carro armato che tormenta piatti e pelli senza pietà.
Impossibile rimanere fermi di fronte a tale potenza, moshpit e headbanging sono costanti ed il massiccio frontman Joe Badolato, sfonda i timpani con un growl incendiario incitando circle pit e wall of death, con l’apporto della voce pulita e melodica di Pat Sheridan, che stempera al punto giusto la furia generale.
Dalla nascita nel 2008 hanno composto sette dischi, ma danno spazio solo agli ultimi tre in particolare a The Nothing That Is, ed al nuovo singolo It Comes for You, ogni canzone genera un caos tremendo, grazie alla band che dimostra una possente tenuta di palco e affiancamento reciproco.
Procedendo con tenacia, terminano la loro micidiale esibizione con Far From Heaven, ovviamente vengono acclamati a gran voce e mentre gli statunitensi si ritirano, possono riprendere le energie per i tanto attesi headliner.
Setlist:
Lower Purpose
It Comes for You
Red Horizon
Hostage
Pandora
The Sea of Tragic Beasts
Savior of None / Ashes of All
Far From Heaven

Siamo giunti al culmine della serata, nel locale ormai pieno la tensione è palpabile, durante il cambio palco l’attesa sembra infinita, finalmente quando le luci si spengono un boato accoglie i mitici KILLSWITCH ENGAGE, i quali carichi al massimo attaccano i fans con Strength of the Mind.
I patrioti del metalcore scatenano subito il delirio, e, con il procedere dell’esibizione continuano a lanciare bombe sulla folla, traendo da quasi l’intera discografia da cavalli di battaglia dai primi dischi come Rose of Sharyn, Fixation on the Darkness, A Bid Farewell e The Arms of Sorrow, sino a Beyond the Flames, Hate by Design, The Signal Fire, e, non potevano mancare canzoni dal nuovo disco This Consequence come Aftermath, Forever Aligned e altre.
Inutile dire che riscuotono tutte grande successo, i fans cantano, saltano, spingono senza sosta fomentati da Jesse Leach e compagni, che danno fuoco alle polveri procedendo in una corsa frenetica, dove Adam Dutkiewicz e Joel Stroetzel si rivelano delle mitragliatrici di riff travolgenti, con quel distintivo tocco di melodia soprattutto negli assoli.
La ritmica è rinforzata dalle coriacee linee di basso emesse da Mike D’Antonio, mentre Justin Foley fa tremare il palco in una tempesta di piatti e pelli, a completare l’opera ecco il frontman Jesse che con abilità alterna un growl graffiante ad un timbro pulito, creando il giusto equilibrio tra violenza e melodia.
Con grande energia tengono il palco affiancandosi a vicenda, soprattutto lo scalmanato Adam sempre in giro per il palco correndo e saltellando, addirittura verso la fine scende dal palco sempre armato di chitarra attraversando il locale fino al banco bar, e, Jesse per aumentare l’interazione sale sui gradini della transenna cantando a stretto contatto con i fans.
Nel frattempo al centro della platea c’è un delirio di circle pit, wall of death e crowd surfing, al quale partecipano anche due bambini piccoli, bellissimo vedere che i genitori stanno già mettendo solide basi per la futura generazione.
Sulla breccia dal 1999 i KILLSWITCH ENGAGE hanno reso onore al loro nome, dando ai fans una performance granitica e senza compromessi terminata con My Last Serenade, purtroppo nonostante la lunghezza del loro set siamo giunti alla fine della serata, ripagati da una pioggia di urla ed applausi gli statunitensi si ritirano in trionfo, ringraziamo la MC2 Live per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
Strength of the Mind
Rose of Sharyn
Reckoning
Aftermath
Fixation on the Darkness
A Bid Farewell
Beyond the Flames
Broken Glass
Hate by Design
Forever Aligned
The Signal Fire
I Believe
The Arms of Sorrow
In Due Time
This Fire Burns
My Course
The End of Heartache
My Last Serenade

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